Trump contro la FedLunedì l'indice del dollaro è sceso a 97.6, il livello più basso da febbraio 2022, a causa delle preoccupazioni sull'indipendenza della Federal Reserve che hanno gravato sul biglietto verde.
Venerdì, il direttore del National Economic Council Kevin Hassett ha rivelato che il presidente Trump sta valutando la possibilità di licenziare il presidente della Fed Jerome Powell. Il giorno prima, Trump aveva intensificato la pressione sulla banca centrale affinché tagli i tassi di interesse.
Tali dichiarazioni hanno alimentato le preoccupazioni relative alla perdita dell’indipendenza della politica monetaria statunitense, minando potenzialmente la credibilità della Fed e indebolendo la fiducia degli investitori nel dollaro.
La tempistica è particolarmente delicata, poiché gli asset denominati in valuta americana, quindi il biglietto verde e i titoli del Tesoro, sono già sotto pressione e sempre più considerati meno affidabili a causa della crescente incertezza sulle politiche della nuova amministrazione.
Ad aprile, il biglietto verde ha perso circa il 4,6%, con i cali più significativi nei confronti di euro, yen e franco svizzero.
VALUTE
EurUsd sopra 1.1550 con massimi visti a 1.1573. Il biglietto verde si è indebolito contro Jpy e Chf soprattutto arrivando a 140.40 e 0.8040.
Anche le oceaniche si sono rinforzate e il Cad ha recuperato ancora arrivando a 1.3800 contro dollaro. Non è finita la discesa del dollaro perché le tensioni che sta creando Trump sul mercato sono significative e non di breve durata, almeno così sembra. C'è ancora spazio, soprattutto se ci fosse una perdita di fiducia nel sistema America.
ORO, NUOVI MASSIMI STORICI
Lunedì l'oro è balzato del 2%, superando i 3.424 dollari l'oncia, raggiungendo un nuovo massimo storico, sostenuto dalla domanda di beni rifugio in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali e da un dollaro statunitense più debole.
La scorsa settimana, il presidente Donald Trump ha ordinato un'indagine su potenziali nuovi dazi su tutte le importazioni di minerali essenziali dagli Stati Uniti, un'escalation significativa nella controversia commerciale con i partner globali, in particolare la Cina.
Inoltre, il dollaro statunitense è sceso al minimo degli ultimi tre anni, poiché la fiducia degli investitori nell'economia statunitense ha subito un ulteriore colpo a causa dei piani di Trump di dare una scossa alla Federal Reserve.
Il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato venerdì che l'amministrazione Trump sta continuando a valutare la possibilità di licenziare il presidente della Fed Jerome Powell, una mossa che avrebbe grandi conseguenze per l'indipendenza della banca centrale e per i mercati globali.
Inoltre, il recente taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea ha accresciuto l'attrattiva del metallo prezioso in un contesto di bassi rendimenti.
La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha lasciato invariati i suoi tassi di interesse chiave sui prestiti per il sesto mese consecutivo ad aprile, in linea con le aspettative del mercato, in attesa di valutare l'impatto in evoluzione delle controversie commerciali statunitensi prima di introdurre ulteriori misure di stimolo.
Il tasso di interesse primario sui prestiti a un anno (LPR), un parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti a imprese e famiglie, è stato mantenuto al 3,1%, mentre l'LPR a cinque anni, un parametro di riferimento per i mutui immobiliari, è rimasto al 3,6%. Entrambi i tassi sono ai minimi storici dopo le riduzioni di ottobre e luglio dello scorso anno.
L'ultima decisione è arrivata dopo che il PIL è cresciuto più del previsto, al 5,4% su base annua nel primo trimestre del 2025, rimanendo la crescita più elevata in un anno e mezzo, nel contesto degli sforzi di stimolo in corso da parte di Pechino.
Pechino sta dando priorità alla spinta dei consumi interni, inclusi ulteriori 300 miliardi di CNY in titoli del Tesoro speciali a lunghissimo termine per un programma commerciale di beni di consumo.
I future sul greggio WTI sono scesi di oltre il 2% a circa 63,2 dollari al barile lunedì, mentre i progressi nei negoziati sul nucleare tra Stati Uniti e Iran hanno attenuato le preoccupazioni relative a potenziali limitazioni dell'approvvigionamento.
Il ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che sabato le due nazioni hanno concordato di iniziare a elaborare un quadro per un possibile accordo sul nucleare. Un funzionario statunitense ha inoltre descritto i colloqui come "molto progressivi".
Questo dopo che l'amministrazione Trump la scorsa settimana ha imposto nuove sanzioni contro gli importatori cinesi di petrolio iraniano. Un terzo round di colloqui ad alto livello si terrà sabato prossimo in Oman.
I prezzi sono diminuiti anche a causa dei timori che la guerra commerciale guidata dagli Stati Uniti possa rallentare la crescita economica globale e, di conseguenza, frenare la domanda di energia.
Ad aumentare la pressione, si prevede che l'OPEC+ aumenterà la produzione di 411.000 barili al giorno a maggio, sebbene parte di tale aumento potrebbe essere compensato dai tagli dei paesi che hanno superato le proprie quote.
Saverio Berlinzani
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Mercato forex
EURUSD resistenza a 1.17 L’area di 1,17 USD rappresenta una resistenza tecnica di rilievo per EUR/USD: è un livello dove in passato il cambio ha registrato ripetuti massimi settimanali e da cui sono partite correzioni significative. La fascia coincide attualmente con la media mobile a 200 settimane e con la banda superiore delle Bollinger, fattori che intensificano l’offerta di euro quando il prezzo la raggiunge. Finché non si verificherà una chiusura weekly convincente al di sopra di 1,17, quel livello rimane un importante punto di sbarramento che può innescare prese di profitto o inversioni di breve periodo.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Fiducia dei cons. (16:00) (EUR)
MERCOLEDI'
- Indici servizi Prel. (ALL)
- Bilancia commer. (11:00) (EUR)
GIOVEDI'
- Jobless claims (14:30) (USD)
VENERDI'
- FESTA NZD e AUD
- Vendite dett. (08:00) (GBP)
- Vendite dett. (14:30) (CAD)
- Michigan Index (16:00) (USD)
Le borsa americana, uno delle poche aperte nella giornata odierna, perde terreno dopo le dichiarazioni di TRUMP nei confronti di POWELL.
L'S&P500 perde oltre il 3%, trascinato a ribasso dalle "magnifiche sette" (TESLA -7%, APPLE -3%, NVIDIA -5%, etc..)
Morte del PAPA e Impatto Economico
Ciao, sono il trader Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un evento che ha scosso profondamente il mondo: la morte di Papa Francesco.
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è stato il primo pontefice latinoamericano e il primo gesuita a ricoprire il ruolo di Papa. Nato a Buenos Aires nel 1936, ha dedicato la sua vita al servizio della Chiesa e dei più bisognosi. Il suo pontificato, iniziato nel 2013, è stato caratterizzato da un forte impegno per la giustizia sociale, la pace e la tutela dell'ambiente. Ha sempre cercato di avvicinare la Chiesa ai fedeli, promuovendo un messaggio di amore, umiltà e inclusione.
La morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, ha lasciato un vuoto enorme non solo nella Chiesa cattolica, ma anche nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo. La sua figura carismatica e il suo impegno per i diritti umani e la giustizia sociale hanno avuto un impatto significativo su molteplici aspetti della società globale.
Papa Francesco è stato un leader spirituale che ha saputo parlare ai cuori delle persone, indipendentemente dalla loro fede. Ha affrontato temi complessi come la crisi dei rifugiati, il cambiamento climatico e la povertà globale, cercando sempre di trovare soluzioni che promuovessero la dignità umana e la solidarietà. La sua enciclica "Laudato si'" ha rappresentato un appello urgente alla comunità internazionale per prendersi cura della nostra casa comune, il pianeta Terra.
Ora, analizziamo come la morte di Papa Francesco potrebbe influire sul mercato della borsa e del forex. La scomparsa di una figura così influente può generare incertezza e volatilità nei mercati finanziari. Gli investitori potrebbero reagire con prudenza, aspettando di vedere come la Chiesa gestirà la transizione e chi sarà il prossimo Papa. Inoltre, il Giubileo del 2025, che è in corso, potrebbe subire modifiche organizzative, influenzando il turismo e l'economia di Roma.
Nel breve termine, è possibile che si verifichi una certa instabilità nei mercati, con fluttuazioni nei valori delle valute e delle azioni legate a settori influenzati dalla Chiesa cattolica. Tuttavia, nel lungo termine, la stabilità potrebbe essere ripristinata una volta che il nuovo Papa sarà eletto e le celebrazioni giubilari continueranno.
La morte di Papa Francesco potrebbe anche avere ripercussioni sul mercato delle obbligazioni. Gli investitori potrebbero cercare rifugio in asset più sicuri, come i titoli di stato, aumentando la domanda e influenzando i rendimenti. Inoltre, le aziende che operano nel settore del turismo religioso potrebbero vedere un calo temporaneo delle prenotazioni, con un impatto sui loro profitti.
Analizziamo ora le coppie di valute che potrebbero essere influenzate da questo evento:
EUR/USD: La coppia euro/dollaro potrebbe vedere una maggiore volatilità, soprattutto considerando l'importanza del Vaticano e di Roma nell'economia europea. Le incertezze legate al Giubileo e alle celebrazioni religiose potrebbero influenzare il valore dell'euro.
EUR/GBP: Anche la coppia euro/sterlina potrebbe essere influenzata, dato che molti pellegrini e turisti provenienti dal Regno Unito potrebbero modificare i loro piani di viaggio, influenzando il flusso di capitali tra le due regioni.
USD/JPY: La coppia dollaro/yen potrebbe vedere movimenti significativi, poiché gli investitori giapponesi tendono a cercare rifugio in asset sicuri come il dollaro americano in tempi di incertezza globale.
EUR/CHF: La coppia euro/franco svizzero potrebbe essere influenzata dalla ricerca di stabilità da parte degli investitori europei. Il franco svizzero è spesso considerato un bene rifugio in periodi di volatilità.
Un altro aspetto cruciale sarà il giorno dell'elezione del nuovo Papa. Il Conclave, che si terrà tra il 6 e l'11 maggio 2025, rappresenta un momento di grande attesa e speranza per milioni di fedeli in tutto il mondo. Durante questo periodo, i cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina per votare il successore di Papa Francesco. La fumata bianca, che annuncia l'elezione del nuovo Papa, sarà un segnale di stabilità e continuità per la Chiesa cattolica.
Nel giorno dell'elezione, è probabile che si verifichi una maggiore volatilità nei mercati finanziari. Gli investitori potrebbero reagire rapidamente alle notizie, cercando di anticipare le implicazioni economiche e politiche del nuovo pontificato. Le valute e le azioni legate ai settori influenzati dalla Chiesa cattolica potrebbero vedere movimenti significativi, con possibili opportunità di trading per chi è in grado di interpretare correttamente le dinamiche del mercato.
In conclusione, la morte di Papa Francesco è un evento di grande rilevanza che avrà ripercussioni non solo spirituali e sociali, ma anche economiche. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi e adattare le loro strategie in base alle nuove dinamiche che emergeranno.
EURUSD - Vista Macro📈Da una prospettiva macro, l'EURUSD ha registrato un andamento ribassista all'interno del canale rosso discendente.
Nel medio termine, l'EURUSD ha attraversato una fase di correzione, muovendosi all'interno del canale ascendente in arancione.
Inoltre, la zona verde rappresenta un'enorme resistenza mensile.
Quindi, il cerchio rosso evidenziato è un'area ideale per individuare configurazioni di vendita, poiché rappresenta l'intersezione tra le linee di tendenza superiori rossa e arancione e la resistenza.
Mentre l'EURUSD si avvicina alla zona del cerchio rosso, cercherò configurazioni di inversione ribassista (come un pattern a doppio massimo, la rottura di una linea di tendenza e così via...).
Segui sempre il tuo piano di trading in termini di ingresso, gestione del rischio e gestione delle operazioni.
Buona fortuna!
EURJPY, potrebbe essere in atto un cambio di scenarioChart di Capital.Com
Tra le economie più sviluppate al mondo, il caso del Giappone è sicuramente un'anomalia.
Dopo un lungo periodo di tassi di interesse negativi, per sostenere l'economia attraverso l'export e l'inflazione verso un livello sano, ha recentemente riportato in territorio positivo il tasso ufficiale della BoJ.
Se analizziamo l'andamento del cambio nell'ultimo decennio, in un rapporto parallelo con il livello dei tassi di interesse e dell'inflazione, si possono isolare delle fasi ben precise
Abbiamo una prima fase in cui i tassi negativi e il cambio debole si sono dimostrati di sostegno per l’inflazione.
In particolare il minor potere d'acquisto dello yen sui mercati internazionali ha prodotto il fenomeno che nella teoria economica si chiama “inflazione importata”.
Una seconda fase in cui la forza dello yen e l'avvento del covid hanno raffreddato la dinamica dei prezzi all'interno del paese.
Una terza fase in cui una nuova debolezza del cambio, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e una aggressiva politica economica di allentamento fiscale hanno prodotto una evidente impennata dell'inflazione.
Nel frattempo la Banca Centrale del Giappone, nel tentativo di contrastare l'inflazione, nel frattempo arrivata a livelli non più sani, ha riportato i tassi di interesse finalmente in territorio positivo.
Questo ha avuto l'effetto di aumentare significativamente i livelli di remunerazione delle obbligazioni governative a medio e lungo termine fino a quel momento direttamente sotto il controllo della banca centrale nel tentativo di mitigare l'effetto "disintermediazione" nell'economia.
Evitare cioè quel fenomeno per cui l'elevata remunerazione del risparmio possa drenare preziose risorse dall'investimento diretto nell'economia.
Le obbligazioni governative sono tornate così ad essere nuovamente appetibili anche per i residenti che hanno riportato in patria una parte dei capitali che prima destinavano all'estero, soprattutto in America, alla ricerca di rendimenti positivi e sicuri.
Questo ha prodotto un rafforzamento del cambio che, insieme al generale livello dei tassi di interesse più elevato, ha contribuito in modo determinante alla stabilizzazione del tasso di inflazione.
E siamo ad oggi.
Abbiamo un trend di fondo di lungo periodo rialzista con i prezzi reduci dal contatto con la parte alta del canale che li guida.
Sono quasi nove mesi che lo yen non riesce a rafforzarsi abbastanza da permettergli di bucare la mediana del canale nel tentativo di proseguire il movimento verso la parte bassa dello stesso e quindi verso, probabilmente, la formazione di un nuovo minimo relativo crescente di lungo periodo.
Se scendiamo sul grafico settimanale, questo lungo periodo cui si fa riferimento ha la forma di un debole canale ribassista all'interno del quale i prezzi si muovono in modo armonico.
Possiamo ancora una volta apprezzare il comportamento del prezzo al contatto con la mediana la quale, nel movimento verso gli estremi, oppone sempre una resistenza spesso soltanto momentanea.
Adesso siamo nello stesso caso, nel movimento dalla parte alta la parte bassa del canale i prezzi sono stati fermati dalla mediana e ora sembrano riprendere il movimento verso il basso con attesa di breakout.
Tuttavia, se scendiamo sul grafico giornaliero per monitorare l'ultima gamba rialzista all'interno del canale settimanale, possiamo notare come qui i prezzi siano in un momento diverso.
Questi sono in un movimento rialzista nel tentativo di portarsi sulla parte alta del canale giornaliero.
I prezzi sono alle prese con il superamento della mediana e visto il livello elevato di volumi, se dovesse essere infranta e quindi perpetuare il movimento rialzista piuttosto che quello atteso ribassista sul grafico settimanale, potremmo assistere ad un abbandono di quest'ultimo con un cambio di scenario di medio termine.
Il recente movimento dei prezzi è inquadrabile in un pattern di testa spalle rialzista con i livelli tecnici evidenziati nel grafico.
La distribuzione dei volumi non è affatto ottimale ma, a mio giudizio, non deve trarre in inganno il picco associato alla testa.
Infatti, pur essendo richiesto in quel punto il minimo dei volumi, ad un'analisi più attenta possiamo vedere come il minimo sia associato ad un’apertura in ampio gap down prontamente recuperato in giornata.
Erano i giorni immediatamente successivi alla sorprendente posizione aggressiva di Trump sui dazi per cui, a mio giudizio, il movimento va correttamente interpretato alla luce di questo episodio, richiedendo una più indulgente interpretazione del minimo.
È informazione la spalla destra per cui occorre attendere l'evoluzione della figura e capire l'intenzione del mercato.
Se ci sarà il breakout assisteremo, con discrete probabilità, ad una ripresa del trend rialzista di lungo periodo e abbandono definitivo del tentativo dei prezzi di portarsi sotto la mediana del relativo canale.
In questo scenario non sono esclusi nuovi massimi.
EURJPY: Configurazione ribassista con le zone obiettivo in vistaEURJPY presenta un chiaro schema correttivo W-X-Y. L'onda (W) si è conclusa a 161.297 , seguita da un movimento correttivo rialzista nell'onda (X), che ha raggiunto un massimo a 162.665 con una formazione ABC classica.
Attualmente, il prezzo si trova intorno a 162.084, probabilmente formando l'onda B dell'ultima onda Y. Un lieve movimento al rialzo potrebbe completare questa onda B prima che la coppia riprenda la discesa verso la zona 160.922–160.680 , segnando la fine prevista dell'onda C di (Y).
La correzione più ampia è incorniciata da due linee di tendenza blu discendenti, che offrono resistenza e supporto dinamici, mentre una linea di tendenza rossa ascendente a breve termine sostiene attualmente l'azione del prezzo, ma potrebbe presto cedere. Se il prezzo si stabilizza o viene respinto intorno alla zona 162.3–162.5, ciò potrebbe segnare l'inizio del prossimo movimento ribassista, costituendo una configurazione potenziale per posizioni corte. Dopo il ribaltamento dell'onda Y, i potenziali obiettivi al rialzo sono 161.600, 162.500 e 163.100 .
Aggiorneremo presto!
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a livello daily c'è un livello che monitoro segnato.
Tengo d’occhio anche il DXY ed EURUSD visto che abbiamo una correlazione di +84.
rimango in attesa che mi combacino la zona d’interesse con le adeguate conferme.
Il dollaro resta debole, causa le tensioni commerciali tra USA e Cina
Dati occupazionali UK:
Il mercato del lavoro britannico mostra segnali di rallentamento, con una diminuzione delle offerte di lavoro, mentre la crescita salariale rimane solida al 5,9%.
Politica monetaria: La Banca d'Inghilterra è attesa a tagliare i tassi d'interesse di 25 punti base a maggio, con ulteriori riduzioni previste entro l'anno.
Per ora fino a martedi restiamo fermi, in attesa di movimenti chiari post-festività.
📅 Ci vediamo martedì pomeriggio per l’outlook settimanale, dove analizzeremo tutti i mercati nel dettaglio
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
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Il dollaro resta debole, causa le tensioni commerciali tra USA e Cina
Intanto la BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli al 2,25%.
Nonostante ciò l’euro continua a rafforzarsi, toccando livelli che potrebbero penalizzare la crescita dell’area euro.
Per ora fino a martedi restiamo fermi, in attesa di movimenti chiari post-festività.
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Settimana di pausa di consolidamento per Euro-DollaroBuon pomeriggio, settimana di consolidamento per Euro-Dollaro che dopo i forti rialzi registrati ultimamente decide di lateralizzare a ridosso dei massimi di periodo.
Prima parte di settimana di scarico dove è prevalsa la cautela, poi arrivati in area 1,125 sono tornati gli acquisti, proseguiti per la seconda parte di settimana che si è chiusa nella zona alta del range.
Trend indiscutibilmente long su tutti i timeframe, come dimostra anche la dashboard in basso a sinistra che evidenzia un dollaro debole in tutti i timeframe (estrema debolezza), al contrario dell'euro forte sempre su tutti i timeframe, eccetto il 15 minuti (forse a lasciar presagire un accenno di scarico alla riapertura delle quotazioni.
A livello operativo non tenterei uno short (ok dovrà anche scendere prima o poi, ma non abbiamo vantaggio statistico a cercare gli short con questo trend), al contrario, secondo mio modello, ogni ritracciamento è un occasione buona per rientrare, con 1,1275 prima area dove tentare un long, seguita da 1,12 come secondo livello cui poter entrare, sotto 1,12 lo scarico potrebbe diventare più pesante; al rialzo abbiamo 1,142 come primo target (area massimi di periodo) che, se rotti, potrebbero condurre ad area 1,18, target di medio periodo di questo movimento.
EURUSD - Fino a dove?Fiber ha chiuso, l'ultimo Weekly, sopra il massimo del 23 e sembra avviarsi verso la proiezione N di Hosoda posta a 1,1950/1,20 dove incontrerebbe anche la 1x1 di Gann. Se questo fosse vero troverebbe prima una resistenza Fibo a circa 1,17.
Ultimamente ha camminato tanto, forse troppo, e potrebbe voler prendere una pausa prima di salire ancora.
L'area 1,09, dove troviamo la proiezione NT di Hosoda, sembrerebbe improponibile, per ripartire, ma visto quello che è successo nelle ultime sessioni, direi non impossibile.
In H6, Gann e Fibonacci mi indicano,invece, area 1,10/1,11 come critica.
Vediamo.
AUD E NZDVALUTE ASIATICHE
Questa settimana, l'AUD e il NZD hanno visto una performance solida grazie a diversi fattori economici e geopolitici favorevoli.
I prezzi delle materie prime, come il minerale di ferro, hanno registrato un aumento significativo, sostenendo le economie di Australia e Nuova Zelanda, entrambe fortemente dipendenti dalle esportazioni di risorse naturali.
L'Australia, in particolare, ha beneficiato di un incremento della domanda cinese, che ha contribuito ad alimentare un rally delle materie prime.
In parallelo, la RBA e la RBNZ continuano a suggerire un atteggiamento più hawkish, facendo presagire future strette monetarie.
Inoltre, i mercati globali, supportati da una certa calma nelle tensioni geopolitiche, hanno favorito il rischio, rendendo più appetibili le valute più sensibili, come l'AUD e il NZD.
Le borse americane non mollanoProseguono i colloqui tra USA e controparti sui dazi, e Trump si è detto molto fiducioso sull’accordo commerciale con l’Unione Europea e Giappone. Lo stesso Scott Bessent, segretario al tesoro, ha manifestato soddisfazione per la direzione che stanno prendendo i rapporti bilaterali, che poi è sempre quello a cui abbiamo creduto, ovvero zero dazi per tutti.
Wall Street è rimasta stabile, riuscendo a contenere le forti perdite di questa settimana prima delle festività imminenti, con i mercati che hanno già scontato utili aziendali contrastanti e rischi legati alle incerte politiche tariffarie del presidente Trump, che però sembrano prendere una piega positiva. L'S&P 500 ha chiuso in territorio positivo, e il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,16% grazie alla tregua del settore tecnologico.
Sul fronte commerciale, le minacce di dazi su rame, semiconduttori, prodotti farmaceutici e legname non sono ancora state confermate dalla Casa Bianca, sebbene le notizie indichino uno sviluppo positivo dei negoziati con il Giappone. Gli asset rischiosi sono comunque rimasti deboli dopo le pesanti critiche di Trump al presidente della Fed Powell, in seguito alle dichiarazioni del Governatore che aveva ricordato che i dazi potrebbero ostacolare la crescita e far impennare l'inflazione.
D'altro canto, UnitedHealth è crollata del 20% dopo la pubblicazione dei risultati, provocando un calo di 500 punti nel Dow Jones. Intanto Georgieva, direttrice generale del FMI, ha dichiarato che i recenti movimenti sui titoli del Tesoro USA dovrebbero essere considerati un monito. Tutti ne risentono se le condizioni finanziarie peggiorano. L'elevata incertezza aumenta il rischio di stress sui mercati finanziari. Più a lungo dura l'incertezza, maggiore sarà il costo.
BCE, ANCORA UN TAGLIO DEI TASSI
La BCE ha tagliato tutti e tre i suoi tassi di interesse chiave di 25 punti base, abbassando il tasso di rifinanziamento principale al 2,40%, il tasso sui depositi al 2,25% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,65%, come previsto. La decisione riflette la crescente fiducia che l'inflazione sia sulla buona strada per tornare stabilmente all'obiettivo del 2%.
Sia l'inflazione complessiva che quella core hanno continuato a diminuire, con un calo anche dell'inflazione dei servizi. La crescita salariale si sta moderando e le imprese stanno assorbendo parte della pressione sui costi. Tuttavia, permangono rischi per le prospettive dell'area dell'euro, soprattutto a causa delle crescenti tensioni commerciali globali, che stanno minando la fiducia e inasprendo le condizioni finanziarie.
La BCE ha riconosciuto che le prospettive di crescita si sono indebolite e ha sottolineato un approccio basato sui dati per il futuro. Non si è impegnata a effettuare ulteriori tagli, sottolineando che le decisioni future dipenderanno dai dati economici, dalle dinamiche dell'inflazione e dalla forza della trasmissione monetaria.
VALUTE
L'euro è rimasto stabile, tra 1,1340 e 1,1400, in leggero calo rispetto ai massimi di gennaio 2022, dopo che la BCE ha abbassato i tassi per la sesta volta consecutiva, come previsto. La banca centrale ha eliminato il riferimento a una politica monetaria "restrittiva", avvertendo al contempo che le prospettive di crescita sono peggiorate a causa delle crescenti tensioni commerciali.
Gli operatori ora puntano principalmente ad altri tre tagli di 25 punti base entro la fine dell'anno. Tuttavia, l'euro ha guadagnato circa il 5% rispetto al biglietto verde ad aprile, poiché la moneta unica rappresenta una moneta rifugio più del dollaro in questo momento, con gli investitori che stanno ridimensionando il ruolo del dollaro nel sistema finanziario globale, riconsiderando al contempo, sempre più la moneta unica come valida alternativa.
Inoltre, le aspettative di una maggiore spesa per la difesa, in particolare in Germania, hanno dato slancio al rialzo dell'euro. Ma il dollaro, dopo settimane di discesa, è comunque rimasto stabile anche contro altre valute, come GBP, JPY, CAD, e oceaniche, in un momento di consolidamento necessario dopo tanto ribasso.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 9.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 215.000 nella seconda settimana di aprile, in contrasto con le aspettative del mercato che prevedevano un aumento di 1.000 unità, attestandosi a 225.000, segnando il numero più basso di nuove richieste in oltre due mesi. Il risultato ha continuato a riflettere un mercato del lavoro resiliente negli Stati Uniti, prolungando lo slancio dell'ultimo rapporto sull'occupazione.
Nel frattempo, le richieste di sussidi di disoccupazione in corso sono aumentate di 41.000 unità, passando da 1.885.000 a 1.926.000 nella settimana precedente, prolungando la loro volatilità.
TURCHIA, SALE IL COSTO DEL DENARO
La Banca Centrale di Turchia ha aumentato il tasso di riferimento di 350 punti base al 46% nella riunione di aprile 2025, in contrasto con le aspettative del mercato che prevedevano un mantenimento dei tassi e in netto contrasto con i tre tagli consecutivi dei tassi nelle tre decisioni precedenti. Il Comitato di Politica Monetaria ha inoltre osservato che la politica monetaria rimarrà restrittiva fino al raggiungimento della stabilità dei prezzi.
Il Comitato di Politica Monetaria ha osservato che gli ultimi indicatori anticipatori suggerivano un aumento della domanda interna superiore alle aspettative all'inizio dell'anno, giustificando una politica monetaria più restrittiva, nonostante il calo dell'inflazione di fondo registrato a marzo. Il Comitato ha inoltre sottolineato che il crescente protezionismo nel commercio globale rischiava di compromettere il processo di disinflazione che aveva consentito i tagli dei tassi nelle ultime riunioni.
Pur non rilasciando dichiarazioni dirette, è probabile che il Comitato di Politica Monetaria abbia anche aumentato i tassi per allentare la pressione sul mantenimento dei tassi da parte della Turchia, dopo che i conflitti politici tra il Presidente Erdogan e il sindaco di Istanbul hanno innescato un crollo della valuta nazionale.
Saverio Berlinzani
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EURUSD in continuazione rialzista.Il corso dell'EURUSD, dopo aver rotto il suo triangolo, ha reagito al ribasso probabilmente a causa di una manipolazione delle grandi istituzioni, per poi subire una successiva espansione rialzista. Visto che l'espansione è salita solo di poco, è possibile che il corso continui la sua salita.
EUR/GBP IDEA SHORTL'inflazione in uk si è alzata
la bce continua a tagliare i tassi
Questi sono i due driver che ci portano a shortare eur/gbp
Seppure l'euro sia stato visto come bene di rifugio dall'inizio di questa guerra commerciale siamo dell'idea che la sterlina potrebbe iniziare a prendere piede sia in quanto la situazione a livello di dazi sta migliorando e anche perchè la BOE potrebbe continuare a lasciare i tassi invariati
Notiamo pure un testa e spalle sul daily che potrebbe segnare l'inizio di una inversione
EURUSD, probabile nuovo allungo rialzistaChart di Capital.Com
Esattamente tre anni fa avveniva un importante cambio di trend per il cross eurusd
Il trend, fino a quel momento long, uscendo prima dal canale in cui era inserito e successivamente infrangendo il precedente minimo relativo crescente cambia e diventa short.
Infatti i prezzi prima non riescono a raggiungere il precedente massimo relativo, segnandone uno più basso, poi si spingono più in giù rispetto al precedente minimo: muore un trend e ne nasce un altro.
Nuovo trend, nuovo canale per cui cambia la prospettiva con cui considerare i punti di swing.
Ora che il trend è ribassista seguiamo il canale ribassista.
A questo punto monitoriamo l'attuale movimento rialzista che sta conducendo, in teoria, i prezzi dalla parte bassa del canale ribassista verso quella alta.
Il movimento lo possiamo perimetrare all'interno di un ulteriore canale, questa volta rialzista, che ci può guidare nella interpretazione dei movimenti.
Notare come l'ipotetico punto di approdo dei prezzi sulla parte alta del canale ribassista coincida, più o meno, con il punto di approdo, sempre ipotetico, sulla parte alta dell'attuale canale rialzista.
Praticamente, un obiettivo comune ad entrambe le visioni.
Quello che sta avvenendo in questa settimana non sembra casuale
I prezzi hanno violato al rialzo il precedente massimo relativo della sequenza rialzista in corso.
Questo attribuisce una certa robustezza al trend in atto rafforzato ulteriormente dal movimento di pullback avvenuto in questi giorni sul livello di breakout.
I prezzi hanno violato un pattern triangolare di pausa del trend ed, eventualmente dopo un pullback sul livello di breakout, potrebbero riprendere in movimento verso l'alto.
Il movimento, sul time frame orario, può essere apprezzato come un pattern di testa spalle rialzista che permetterebbe di migliorare l'efficienza del trade riducendo l'ampiezza dello stop a parità di target.
In attesa di un trigger sui mercatiNelle ultime ore, pochi sono stati gli interventi verbali sulle tariffe e il mercato è rimasto ancorato a un trading range poco significativo, come se fosse in attesa di qualche spunto che possa far tornare la volatilità. Ieri, l’unica dichiarazione distensiva è arrivata dalla Cina, che si è detta disponibile e aperta ai colloqui se Trump mostrasse rispetto verso il gigante asiatico. Nessuna risposta, per il momento, dalla Casa Bianca.
Intanto, il WTO, ovvero l’Organizzazione Mondiale del Commercio, ha tagliato le prospettive del commercio mondiale di beni, prevedendo una contrazione nel 2025. Nelle condizioni attuali, è probabile che il volume degli scambi commerciali mondiali di merci diminuisca dello 0,2% nel 2025. Si prevede che il calo sarà particolarmente marcato in Nord America, dove si stima che le esportazioni diminuiranno del 12,6%. Tuttavia, sussistono gravi rischi al ribasso, tra cui l’applicazione di tariffe “reciproche” e una più ampia ricaduta dell’incertezza politica, che potrebbero portare a un calo ancora più netto dell’1,5% nel commercio globale di beni e danneggiare i paesi meno sviluppati orientati all’export.
Il rapporto contiene per la prima volta una previsione sul commercio di servizi a integrazione delle proiezioni sul commercio di merci. Si prevede che il volume del commercio di servizi crescerà del 4,0% nel 2025, circa 1 punto percentuale in meno del previsto.
VALUTE
Sui cambi c’è ancora nervosismo, anche se tutto sommato appare contenuto, considerata la fase di trading range che comprende price action di 60-70 pips giornalieri, con movimenti bilaterali. EUR/USD è compreso tra 1.1330 e 1.1410 e così gli altri cambi in una sorta di alternanza tra risk on e risk off, in cui nessuno prevale per il momento. La sospensione temporanea delle tariffe reciproche, in realtà la diminuzione al 10%, ha mitigato la contrazione degli scambi commerciali, anche se persistono forti rischi al ribasso. Il dollaro resta sotto pressione contro le principali valute, anche se si intravede qualche segnale di stabilizzazione, almeno temporanea.
SALGONO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dell'1,4% su base mensile a marzo 2025, dopo un aumento dello 0,2% a febbraio e leggermente superiore alle previsioni dell'1,3%. Si è trattato del maggiore incremento delle vendite da gennaio 2023, trainato da un aumento del 5,3% delle vendite di veicoli a motore e ricambi, poiché i consumatori sembravano affrettare gli acquisti in vista dell'imminente imposizione dei dazi sulle auto. Escludendo le auto, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5%.
Aumenti si sono registrati anche nei settori dei materiali da costruzione, articoli sportivi, hobby, strumenti musicali e librerie. Ma si evidenzia una crescita anche nei settori della ristorazione e bar, elettronica ed elettrodomestici, abbigliamento e negozi di alimentari. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali da costruzione e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono aumentate dello 0,4%.
CINA, CRESCE IL PIL
L'economia cinese è cresciuta del 5,4% su base annua nel primo trimestre del 2025, mantenendo lo stesso ritmo del quarto trimestre e superando le aspettative del mercato del 5,1%. Si è confermato il tasso di crescita annuale più forte dell’ultimo anno e mezzo, grazie al continuo stimolo economico di Pechino. Le ultime rilevazioni del PIL sono state inoltre sostenute dalla robusta attività di marzo: la produzione industriale cinese è aumentata del 7,7% su base annua a marzo 2025, superando le aspettative del mercato che si attestavano su un aumento del 5,6% e accelerando rispetto alla crescita del 5,9% registrata nel periodo gennaio-febbraio. Si è trattato della più forte espansione della produzione industriale da giugno 2021.
Anche le vendite al dettaglio hanno registrato il maggiore incremento in oltre un anno e il tasso di disoccupazione rilevato è sceso dal massimo biennale. Sul fronte commerciale, le esportazioni hanno registrato la crescita più forte da ottobre, poiché le aziende hanno accelerato le spedizioni in vista dell'imminente imposizione dei dazi, mentre il calo delle importazioni si è ridotto. Tuttavia, l'intensificarsi delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti ha rapidamente oscurato le prospettive, aumentando la pressione su Pechino affinché adotti ulteriori misure di sostegno.
GOLD INARRESTABILE
Mercoledì l'oro è salito verso i 3.357 dollari l'oncia, stabilendo un nuovo record, poiché la persistente incertezza sulla politica commerciale statunitense ha continuato a sostenere la domanda di beni rifugio, unitamente a un dollaro generalmente più debole. Martedì, il Presidente Trump ha chiesto un'indagine sui potenziali dazi su tutte le importazioni di minerali essenziali, una mossa che segnala una posizione più ferma sul commercio e potrebbe influenzare le relazioni con i principali fornitori, tra cui la Cina.
Questo sviluppo compensa, almeno in parte, il miglioramento nel sentiment del mercato derivante dalla recente esclusione di alcuni prodotti tecnologici dai dazi reciproci e dall'indicazione di possibili esenzioni per i ricambi auto. A rafforzare lo slancio rialzista, le principali banche rimangono positive sulle prospettive dell'oro, citando i continui afflussi negli ETF garantiti dall'oro e gli acquisti sostenuti da parte delle banche centrali. Gli investitori ora attendono i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti e un discorso del Presidente della Fed Powell più tardi oggi per ulteriori indizi sulle prospettive economiche e sulla traiettoria della politica monetaria.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EUR/USD: Si sta solo ricaricando?Ciao ragazzi! Prendiamoci un attimo per dare un’occhiata veloce a EUR/USD oggi.
Dopo una bella salita nei giorni scorsi, il prezzo adesso si sta muovendo tranquillo tra 1.1350 e 1.1427. Se guardate il grafico H2, vedrete che si sta formando una fase di consolidamento sopra le EMA 34 e 89, quindi per ora la struttura rialzista è ancora lì — solo che il mercato sembra prendersi una pausa.
Dal mio punto di vista, finché non rompe sotto 1.1340, i compratori hanno ancora il controllo. Se il prezzo torna a testare la zona delle EMA (tra 1.1345 e 1.1350) e rimbalza bene, per me è un ottimo punto per entrare long. Primo obiettivo? Superare 1.1427. Se va, ci sta che punti pure a 1.1500.
Occhio però a stasera:
– 19:30 escono i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione USA
– 00:30 parla Powell, il capo della Fed
Se le notizie vanno contro il dollaro (tipo dati brutti o un Powell "soft"), EUR/USD potrebbe partire davvero.
E secondo voi? L’euro ha abbastanza carburante per salire ancora?
GBPUSD, short con testa e spalle Chart di Capital.Com
La fase di debolezza del dollaro americano è visibile anche nel movimento contro la sterlina inglese
Il cambio che si muoveva già all'interno di un canale rialzista, ha usato la recente debolezza del dollaro per rimbalzare dalla parte bassa del canale in cui si muove verso, sembra, la parte alta dello stesso.
I prezzi hanno violato la mediana del canale ed hanno fatto pullback su di essa il che, a mio giudizio, aumenta le probabilità di una prosecuzione del trend in atto.
Tuttavia i prezzi sono giunti a contatto con la trendline ribassista di lungo periodo che parte dai massimi di ben quattro anni fa
Ovviamente questo ostacolo tra i piedi non è insormontabile se c'è volontà di salire, tuttavia potrebbe quantomeno creare un po' di incertezza momentanea.
I prezzi sono reduci da un deciso movimento rialzista che nell'ultima settimana hanno portato il cambio a guadagnare in 4,3%.
Lo hanno fatto senza sosta, tutta d'un fiato come si può vedere dalla circostanza che non sono mai scesi sotto la veloce sma 20.
Cosa che, tuttavia, è avvenuta in queste ore.
Lo sfondamento al ribasso della media è avvenuto con buoni volumi e, come si vede in grafico, ha fatto anche pullback su di essa.
Il rallentamento della salita ha permesso anche di disegnare sul grafico un pattern di testa spalle ribassista che, in quanto osservato su un resistenza discreta come la trendline discendente di lungo periodo, potrebbe produrre i suoi effetti ribassisti.
I prezzi hanno già violato il testa e spalle ma i volumi attualmente deboli pongono qualche dubbio sulle vere intenzioni del cambio.
Tuttavia in considerazione anche della velocità con cui è avvenuto il recente rialzo nonché dell'ampia divergenza sulle RSI, si potrebbe tentare uno short con obiettivo la proiezione dell'intero pattern.
EUR/USD: Verso l'Alto o Solo un Rimbalzo?Ciao a tutti, è un piacere ritrovarvi per parlare insieme oggi del cambio EUR/USD.
Secondo voi, l’euro continuerà a salire o tornerà a scendere? Dalle mie osservazioni, oggi EUR/USD si sta muovendo al rialzo all'interno di un wedge stabile, puntando verso l’area 1.1107, sostenuto dall’interazione con le medie mobili EMA 34 e 89, e dal supporto tecnico in zona 1.094, vicino al limite inferiore della trendline ascendente.
Il recente rialzo è stato alimentato in gran parte dalla debolezza del dollaro USA, poiché il mercato si aspetta che la Fed tagli presto i tassi d’interesse. Le ultime pubblicazioni macroeconomiche dagli Stati Uniti indicano un raffreddamento dell’inflazione e segnali di rallentamento nel mercato del lavoro. In questo contesto, il miglioramento del sentiment di rischio ha spinto gli investitori ad allontanarsi dal dollaro – considerato bene rifugio – per tornare verso valute più rischiose come l’euro.
💡 La mia opinione personale: Il contesto attuale favorisce ancora i compratori. Considerare posizioni long (BUY) soprattutto in aree chiave come i supporti, i limiti della trendline e le zone di reazione delle EMA 34.
Non dimenticate di impostare correttamente TP e SL, mi raccomando!