Una Perla Nascosta nella Borsa di Hong KongKingsoft Corporation HKEX:3888 è una società tecnologica cinese quotata alla borsa di Hong Kong, operante principalmente in due aree: software per l’ufficio e intrattenimento interattivo. L'azienda sta, inoltre, espandendo la sua presenza nel settore dei servizi cloud e nell’intelligenza artificiale. In occasione della pubblicazione degli utili il 28 maggio, esaminiamo più da vicino i principali indicatori finanziari.
Valutazioni e Multipli
P/CF: 8,48 — Inferiore alla media del settore tecnologico (14,31) e a quella dell'industria del software (11,98).
Prezzo / Cassa: 1,55 — Sottovalutato rispetto alla media di settore (2,32) e a quella dell’industria (2,72).
EV / EBIT TTM: 6,32 — Inferiore sia alla media settoriale (10,71) che a quella industriale (10,34).
Kingsoft appare sottovalutata rispetto ai suoi competitor, con multipli significativamente più bassi rispetto alle medie del settore e dell’industria. I valori di P/CF, Prezzo/Cassa ed EV/EBIT sono tutti sotto la media, il che potrebbe rendere il titolo un’opportunità di investimento interessante per chi cerca valutazioni più basse.
Redditività
Margine Lordo TTM: 83,27% — Più di due volte superiore alla media del settore (33,34%) e dell’industria (40,29%).
Rapporto R&D TTM: 30,03% — Ben oltre la media settoriale (12,02%) e quella industriale (16,29%).
Rapporto SG&A TTM: 21,98% — Inferiore rispetto alla media settoriale (29,15%) e industriale (30,03%).
Questi dati evidenziano l’elevata redditività dell’azienda, che presenta un margine lordo eccezionalmente alto rispetto alla media. Kingsoft destina una parte consistente dei suoi ricavi alla ricerca e sviluppo, mostrando un forte impegno nell’innovazione. Inoltre, le spese di vendita, generali e amministrative (SG&A) sono ben contenute, confermando l’efficienza operativa dell’azienda.
Bilancio
Current Ratio (liquidità): 3,82 — Superiore alla media settoriale (2,17) e industriale (2,50).
Quick Ratio (liquidità): 3,82 — Anch'esso superiore alla media settoriale (2,07) e industriale (2,40).
Cassa / Debito: 8,54 — Nettamente superiore al settore (4,20) e all’industria (5,40).
Kingsoft vanta una solida posizione finanziaria, con elevati livelli di liquidità. Il current e quick ratio, entrambi a 3,82, sono molto più alti rispetto alle medie di settore e industriali, indicano un’ottima capacità di far fronte alle obbligazioni a breve termine. Inoltre, un rapporto cassa/debito di 8,54 suggerisce che l’azienda possiede una quantità significativa di liquidità, riducendo il rischio finanziario.
Conclusioni
In sintesi, Kingsoft Corporation si distingue per una solida performance finanziaria, con multipli di valutazione sotto la media, un margine lordo elevato e una gestione operativa efficiente. L’azienda ha una robusta posizione finanziaria, con liquidità superiore alla media del settore, e un forte impegno in ricerca e sviluppo, che ne sottolinea l’orientamento verso l’innovazione. Nonostante il potenziale di crescita, il titolo risulta essere attualmente sottovalutato, il che potrebbe rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori.
Domanda per gli Investitori
Considerando i multipli di valutazione attuali, l’elevata redditività e la solida posizione finanziaria, Kingsoft rappresenta una potenziale opportunità di investimento a lungo termine. Gli investitori sono pronti a capitalizzare su un’azienda che, nonostante un valore di mercato relativamente basso, ha una forte capacità di innovazione e crescita?
Idee della comunità
#004 Forex: Settimana in Ripresa e attese Macro
La settimana appena conclusa ha segnato una svolta tattica nei mercati finanziari globali. Dopo la correzione di aprile e l’instabilità di maggio, gli investitori sembrano iniziare a scommettere su un ritorno alla stabilità, ma la cautela resta d’obbligo. Vediamo nel dettaglio i principali eventi e scenari che hanno segnato questa settimana nei mercati azionari e nel mondo del forex.
📈 Borse globali: rimbalzo tecnico o inversione?
Negli Stati Uniti, il Nasdaq è stato protagonista di un recupero sostenuto da titoli tech e IA. Dopo settimane di vendite, alcuni settori chiave come semiconduttori e oro hanno guidato la ripresa.
In Asia, Hong Kong (+0,9%) e i mercati emergenti hanno mostrato forza, spinti anche dal rimbalzo dell’indice MSCI EM.
In Europa, le borse hanno tratto beneficio da un clima più disteso e da una BCE che si mostra gradualmente più accomodante.
💱 Forex: dollaro debole, euro in consolidamento
Il dollaro USA è apparso in difficoltà per tutta la settimana, penalizzato da attese prudenti sui dati macro e da tensioni geopolitiche crescenti.
L’EUR/USD ha mostrato segni di consolidamento sopra quota 1.08, con spazio per ulteriori estensioni rialziste se il sentiment sul dollaro dovesse deteriorarsi ulteriormente.
Da segnalare anche il taglio dei tassi della Banca Centrale Russa, che ha avuto effetti marginali sui cambi emergenti ma segnala un ritorno globale a politiche monetarie più espansive.
📆 Settimana macro densa: in arrivo i dati chiave
Gli operatori attendono con ansia i Non-Farm Payrolls (NFP) USA, i dati sull’inflazione (CPI) e la riunione della Fed il 12 giugno. Questi eventi saranno determinanti per l’orientamento futuro della politica monetaria americana.
In parallelo, i CPI cinesi e gli indici dei prezzi alla produzione (PPI) completeranno un quadro macro altamente rilevante per gli scambi valutari.
🌍 Geopolitica e volatilità: il rischio resta elevato
L’instabilità commerciale, con nuove dichiarazioni da parte di Trump, ha causato una certa pressione sui listini asiatici.
Si avvicina il "triple witching day" (scadenze simultanee di opzioni e derivati) a fine giugno, che potrebbe amplificare la volatilità soprattutto nei mercati USA.
📌 In sintesi: cosa osservare ora
Azioni: il rimbalzo è tecnico o l'inizio di un nuovo trend? La risposta dipenderà dai dati USA e dalla risposta della Fed.
Forex: attenzione alla debolezza strutturale del dollaro, con l’euro che potrebbe restare la valuta leader del mese.
Volatilità: probabili spike attorno alle scadenze tecniche di metà/fine giugno.
Outlook: contesto misto, con opportunità tattiche ma rischio ancora elevato.
📍 Conclusione
I mercati stanno cercando un equilibrio, ma è un equilibrio fragile. I dati macro in arrivo e le tensioni politiche globali faranno da catalizzatori nelle prossime due settimane. Per chi opera su azioni o forex, è il momento di rimanere informati, flessibili e disciplinati.
DOLLAR INDEX: Il Livello che Può Cambiare TuttoUn supporto difeso da 2 anni. Una Fed determinata. E Trump che potrebbe ribaltare ogni previsione...
Ma andiamo con ordine. 👇
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📊 Cos'è il Dollar Index e Perché Dovresti Interessartene
Il Dollar Index (DXY) è il termometro della forza del dollaro americano.
Immagina un paniere con le 6 valute più importanti del mondo:
- Euro (57,6% del peso)
- Sterlina britannica
- Franco svizzero
- Dollaro canadese
- Corona svedese
Quando il DXY sale = il dollaro si rafforza contro tutte queste valute
Quando scende = il dollaro si indebolisce
Perché è fondamentale?
Perché il DXY è il vero driver di tutti i cambi dollaro. Se capisci dove va il DXY, capisci dove vanno EUR/USD, GBP/USD, USD/CHF e tutti gli altri.
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🎯 Lo Scenario Base: La Forza Americana
Livello chiave: 12.700
Questo supporto è stato difeso per ben 2 anni . Non è un caso.
Perché il supporto dovrebbe tenere:
1. La Fed resta aggressiva
- Tassi fermi al 4,25%-4,50%
- Jerome Powell chiaro: "Non abbiamo fretta di tagliare"
- Focus totale sull'inflazione ancora sopra il 2%
2. L'economia USA domina
- Crescita prevista al 2,7% vs 1,7% del resto del mondo sviluppato
- Mercato del lavoro solido
- Produttività in crescita
3. I dazi rafforzano il dollaro
- Inflazione più alta = Fed più restrittiva
- Rendimenti USA più attraenti
- Capitali che affluiscono negli Stati Uniti
Cosa significa per i cambi se il supporto tiene:
✅ EUR/USD: Pressione ribassista
✅ GBP/USD: Debolezza della sterlina contro dollaro
✅ USD/CHF: Forza del dollaro contro franco
Il dollaro forte è il trend dominante fino a prova contraria.
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⚠️ Ma C'è Un "Però" Gigantesco...
Trump vs Fed: La Battaglia che Può Cambiare Tutto
Ecco dove la situazione si complica:
Trump sta aumentando la pressione su Jerome Powell:
- "La Fed deve abbassare i tassi"
- "Powell è sempre in ritardo"
- Rumors su un possibile nuovo capo della Fed
Lo Scenario "Variante Trump":
Se Trump dovesse davvero sostituire Powell con qualcuno di più "accomodante":
❌ Aspettative di tagli aggressivi
❌ Perdita di credibilità della Fed
❌ Dollaro in caduta libera
Il DXY romperebbe il supporto con target ribassisti significativi
Impatto sui cambi nella "Variante Trump":
🔄 EUR/USD: Rimbalzo rialzista dell'euro
🔄 GBP/USD: Rally della sterlina contro dollaro
🔄 USD/CHF: Debolezza significativa del dollaro
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La Mia Analisi: Cosa Aspettarsi
Scenario Base (Probabilità 65%): Supporto tiene
Il dollaro rimane re. La Fed mantiene la linea dura. Il supporto regge e il DXY riprende la sua forza.
Variante Trump (Probabilità 35%): Game Over
Se Trump fa sul serio con la Fed, il supporto crolla e il dollaro va in crisi. Scenario ribassista devastante.
Il Livello da Monitorare:
Il supporto critico è LA linea nella sabbia.
- Sopra = dollaro forte, cambi in trend ribassista
- Sotto = rivoluzione, dollaro debole, inversione totale
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💡 Bottom Line
Il Dollar Index non è solo un indicatore tecnico. È il barometro del potere economico americano .
La Fed vuole che il supporto tenga. Trump potrebbe volere il contrario.
Chi vincerà questa battaglia determinerà il destino di tutti i cambi dollaro nei prossimi mesi.
TRADING - GUIDA ESSENZIALE PER PRINCIPIANTICome Iniziare a Fare Trading:
In questo video, ti guiderò attraverso i passaggi fondamentali per approcciare il mondo del trading. L'obiettivo è fornirti le basi necessarie per operare sui mercati finanziari, enfatizzando l'importanza di un mindset disciplinato e del rispetto delle regole.
Nel trading, la psicologia gioca un ruolo cruciale. Spesso, la mente può indurci a commettere errori disastrosi, anche quando la gestione dei trade potrebbe essere semplice e profittevole. Come dimostrano le statistiche, un comportamento disciplinato nel lungo periodo è la chiave per la profittabilità.
Gestione del Rischio e Esempi Pratici
Nel video, ti mostrerò con esempi pratici come gestire il rischio attraverso lo stop loss e come definire e perseguire i target di profitto. Approfondiremo anche le migliori strategie di comportamento durante lo svolgimento di un trade.
L'Importanza del Conto Demo e della Consapevolezza
Per iniziare, è essenziale fare pratica con un conto demo. Questo ti permetterà di acquisire piena consapevolezza delle tue azioni, familiarizzare con la piattaforma e sviluppare la pazienza necessaria per attendere che il prezzo si muova a tuo favore.
Ricorda sempre che l'unica certezza nel trading è la potenziale perdita. Per questo motivo, la gestione del rischio è l'unico elemento che puoi controllare pienamente. È fondamentale tagliare le perdite rapidamente e, al contrario, lasciare correre i profitti. Questa è la regola d'oro per un trading efficace.
Spero che questo video possa essere un punto di partenza utile per chiunque desideri intraprendere lo studio dei mercati finanziari.
Grazie e un saluto a tutti.
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
EUR/JPY pronto al rialzo: confermata F.T.W. PowerSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
La coppia valutaria EUR/JPY ha mostrato un'interessante impostazione tecnica nel corso delle ultime sedute, convalidando la formazione FTW Power sul time frame settimanale.
Questo pattern, per chi conosce la metodologia F.T.W., rappresenta un importante segnale di potenziale continuazione rialzista, anche se in questo caso si inserisce in un contesto di range ben definito.
Il prezzo si trova infatti nella parte alta del range compreso tra 156,00 e 164,50, e sembra ora esserci la forza necessaria per tentare un break dei massimi recenti e dare il via a un nuovo impulso bullish.
La pressione rialzista, accumulata nelle ultime settimane, potrebbe quindi ora tradursi in una bullish move verso nuovi massimi di periodo.
In ottica operativa, sto monitorando con particolare attenzione i time frame daily e 4H, in cerca di conferme tecniche che possano offrire un punto di ingresso coerente con la mia strategia.
In caso di conferma, il primo obiettivo operativo si trova in area 169,00, una zona chiave che coincide con una resistenza storica importante.
Tuttavia, qualora il momentum rialzista dovesse mantenersi solido, non escludo un’estensione più ambiziosa verso area 174,00, obiettivo di medio termine.
Al contrario, un ritorno sotto i 160,00 andrebbe a degradare la mia view rialzista, costringendomi a rivalutare completamente lo scenario operativo.
Come sempre, seguirò da vicino l’evoluzione del cross nei prossimi giorni, alla ricerca di conferme tecniche solide per pianificare un eventuale ingresso long.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!
I tori dell'oro sono crollati! Gli orsi hanno contrattaccato conI tori dell'oro sono crollati! Gli orsi hanno contrattaccato con forza, il livello dei 3300 è in pericolo?
Analisi fondamentale
La domanda di beni rifugio si è indebolita
La chiamata tra i leader di Cina e Stati Uniti ha lanciato un segnale di allentamento delle tensioni commerciali, la propensione al rischio del mercato è rimbalzata e l'oro ha oscillato.
L'oro spot ha raggiunto un massimo di quattro settimane a 3.403 dollari durante la settimana, ma alla fine ha chiuso in ribasso dell'1,26% a 3.310 dollari.
Il mercato sta prestando attenzione ai dati non agricoli statunitensi e alle tendenze politiche della Federal Reserve. Se i dati sono solidi o rafforzano le aspettative di aumenti dei tassi di interesse, potrebbero ulteriormente deprimere il prezzo dell'oro.
Nonostante la pressione a breve termine, il prezzo dell'oro è aumentato del 28% quest'anno e la sua caratteristica di bene rifugio a lungo termine non è cambiata.
Analisi tecnica
Livello settimanale
Il pattern mostra una significativa pressione dall'alto e il segnale di dead cross alto del MACD indica che gli orsi potrebbero continuare a testare il livello di 3300.
Livello giornaliero
Il calo per diversi giorni consecutivi ha rotto la media mobile a breve termine (media mobile a 5/10 giorni) e il dead cross del MACD è aumentato di volume, il che è risultato complessivamente ribassista.
Il supporto chiave si muove fino a 3295 (rail intermedio di Bollinger); se dovesse cedere, aprirà spazio al ribasso.
Livello a 4 ore
Il prezzo rompe al di sotto del rail inferiore di Bollinger, il sistema di medie mobili è disposto in una posizione corta e il dead cross del MACD ha un momentum sufficiente. Il breve termine potrebbe testare il supporto di 3280.
Strategia operativa
Livello di resistenza
Breve termine: 3328-3330 (punto di rottura per posizioni corte)
Forte resistenza: 3345-3350 (la rottura rallenterà il ritmo discendente)
Livello di supporto
Principale: 3290-3280 (obiettivo di inizio settimana)
Dopo la rottura, guardare all'area 3250-3230
Raccomandazioni
Strategia principale: vendita allo scoperto sul rimbalzo verso l'area 3328-3332, stop loss sopra 3345, obiettivo 3290-3280.
Strategia ausiliaria: ordini lunghi leggeri al primo tocco di 3280, stop loss sotto 3270, obiettivo 3300-3310.
Avvertenza sui rischi: se i dati non agricoli sono inferiori alle aspettative o la situazione geopolitica cambia improvvisamente, fate attenzione a un contrattacco rialzista.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.06.2025Le Borse mondiali sperano in un accordo USA – Cina sui commerci.
Parole concilianti e inviti reciproci da parte dei 2 Presidenti.
Difesa EU: Ministri dei 32 membri Nato unanimi su aumento spesa.
Alluminio, rame, argento chiudono una settimana di forti rialzi. Watch-out!
Il 5 giugno potrebbe aver segnato un momento chiave nei rapporti geopolitici e nei mercati finanziari: il presidente cinese Xi Jinping e l’ex presidente americano Donald Trump si sono sentiti al telefono, in un confronto tutto focalizzato sul commercio.
Nessun accenno a Russia o Iran, ma tanta carne al fuoco su dazi, scambi e diplomazia. Xi ha invitato “cordialmente” Trump e la First Lady in Cina, invito prontamente ricambiato. Ma soprattutto, ha chiesto di “correggere la rotta” nei rapporti tra le due superpotenze, auspicando più dialogo su economia, difesa e giustizia.
La notizia ha dato una spinta ai mercati azionari, ed anche petrolio che è salito: Brent a 65,64 dollari al barile (+1,17%) e WTI a 63,76 dollari (+1,4%).
Le piazze europee hanno mostrato andamenti altalenanti e chiusure incerte: Parigi ha perso -0,18%, Francoforte ha guadagnato +0,19%, Londra +0,11%. Ma è Milano che ha brillato, +0,74%.
Il buonumore iniziale era stato alimentato dal taglio dei tassi della BCE (Banca centrale europea), ma la fiducia si è un po’ raffreddata dopo che gli investitori hanno iniziato a dubitare di ulteriori interventi a breve scadenza.
Intanto a Bruxelles, i ministri della Difesa della NATO (32 Paesi) hanno approvato un incremento consistente degli investimenti nel settore militare. L’obiettivo è chiaro: arrivare a destinare il 3,5% del PIL all’anno al rafforzamento della capacità difensiva, e un altro 1,5% alla sicurezza. Totale: un imponente 5% del PIL annuo. I riflettori sono ora puntati sul vertice dell’Alleanza, il 24-25 giugno all’Aia.
Tornando all’ECB, la scelta di un’ottavo taglio di fila era scontata: ora rileviamo un Tasso sui depositi al 2,00%, quello di rifinanziamento al 2,15% ed il Tasso sui prestiti marginali al 2,40%. “Una decisione presa quasi all’unanimità”, ha detto Christine Lagarde, che però non ha confermato se ci sarà una pausa nel ciclo di tagli. Goldman Sachs si aspetta altri due interventi nel 2025, con il tasso sui depositi che potrebbe scendere fino all’1,5%.
Wall Street giù, pesa lo scontro Trump-Musk. Nonostante la “distensione” con la Cina, Wall Street ha chiuso male: Dow Jones -0,25%, Nasdaq -0,83%, S&P500 -0,53%. Il motivo? L’attacco di Trump a Elon Musk. Lo scontro tra i due ha fatto perdere a Tesla ben 100 miliardi di dollari di capitalizzazione in poche ore.
Trump ha minacciato lo stop ai sussidi e contratti pubblici per l’azienda. Musk ha risposto parlando di “ingratitudine” da parte dell’ex presidente, ricordando che senza di lui non avrebbe vinto le elezioni.
Il deficit commerciale statunitense è sceso ad aprile a 61,6 miliardi di dollari, ben oltre le attese (66,3 mld), e molto sotto il record di marzo (140,5 mld). Le esportazioni sono cresciute del 3% a 289,4 miliardi, mentre le importazioni sono crollate del -16,3% a 351 miliardi. Oggi, 6 giugno, l’attenzione si sposta sui dati del lavoro Usa, dopo segnali di rallentamento nel settore servizi e occupazione privata.
Eurozona: la BCE avverte: un’escalation commerciale tra USA ed Europa potrebbe costare fino all’1% di crescita tra il 2025 e il 2027. Nello scenario peggiore, il PIL salirebbe solo +0,5% nel 2025, +0,7% nel 2026 e +1,1% nel 2027, con un’inflazione al 1,8% contro il 2% atteso.
Il Ministro degli esteri italiano Tajani resta ottimista e vede un possibile accordo con gli USA sui dazi “entro il 9 luglio”, con una mediazione al 10-25%, e controdazi Ue inferiori a quelli americani.
Stamane, in Asia, mercati misti: il Nikkei sale +0,4%, Hang Seng, CSI 300 e Taiex scivolano di -0,1%. In Giappone, cala la spesa delle famiglie: -0,1% ad aprile, dopo il +2,1% di marzo. Panasonic, fornitore di Tesla, perde il 4%.
A Mumbai, il BSE Sensex guadagna lo 0,6% dopo un inatteso maxi-taglio dei tassi della Banca centrale indiana: -50 punti base, ora al 5,5%. Solo 1 su 34 economisti l’aveva previsto. Secondo la Reserve Bank of India, l’inflazione è sotto controllo e le prospettive sono buone.
Focus Materie prime: il CBOE Commodity Index segna il quinto rialzo settimanale consecutivo, con un +3% provvisorio. A trainare il rally l’Argento: +10% settimanale, sopra i 35 dollari l’oncia, massimo da oltre 13 anni. Da inizio anno +25%, quasi al pari dell’oro (+28%).
Bene anche il prezzo del Gas naturale USA: +8% e dell’alluminio: premi record negli USA a 1.323 dollari/tonnellata (60 cent/libbra), spinti dai nuovi dazi imposti da Trump. L’oro beneficia della debolezza del dollaro e segna +2,6% da inizio settimana.
Obbligazioni: calma piatta, ma spread italiano ai minimi. Nessuna scossa per i Treasury dopo le decisioni della Fed: il decennale si muove da 4,36% a 4,38%. In Europa, si prende fiato sui governativi: Bund a 2,58% (da 2,52%), BTP a 3,52% (da 3,49%), con il loro spread sceso a 94 punti base, il livello più basso da oltre tre anni, segno di fiducia verso l’Italia.
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La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.
Le ricadute Trump-Musk hanno messo in ombra la telefonata Trump-Xi di ieri, facendo crollare le azioni di Tesla (TSLA), azienda pioniera dei veicoli elettrici, di oltre il 14% e trascinando con sé il mercato più ampio. I principali indici sono ancora leggermente positivi per la settimana fino a oggi, ma ora tutto dipende dal rapporto sulle buste paga non agricole.
Il CEO di TSLA, Elon Musk, non è mai stato timido nel suo disprezzo per il "grande e bellissimo conto" del Presidente Trump, ma oggi il rapporto è davvero andato fuori dai binari, con attacchi personali da entrambe le parti e la minaccia del Presidente degli Stati Uniti di tagliare i contratti governativi dell'ex capo del DOGE.
Una faida sulla spesa pubblica tra l'ex "impiegato speciale" temporaneo del governo e attuale CEO di Tesla (TSLA) Elon Musk e il Presidente Donald Trump ha portato a un crollo delle azioni TSLA. Nella disputa "occhio per occhio", Trump ha minacciato di rimuovere i sussidi a Tesla e SpaceX. Le azioni TSLA sono crollate fino al 17% in seguito alla notizia, ma hanno chiuso in ribasso del 14%.
Le azioni TSLA stanno ora testando una zona critica: l'area di breakout del mese scorso e la vecchia resistenza che durava da mesi. La buona notizia è che, storicamente, TSLA si è ripresa rapidamente da crolli simili in passato.
Il crollo di TSLA ha fatto scendere il NASDAQ dello 0,83% (o circa 162 punti) oggi a 19.298,45. Nel frattempo, l'S&P è scivolato dello 0,53% a 5.939,30 e il Dow Jones è sceso dello 0,25% (o 108 punti) a 42.319,74.
Se non fosse stato per questo dramma, l'attenzione di ieri sarebbe stata rivolta a una telefonata tra i rivali commerciali Trump e il presidente cinese Xi Jinping. La conversazione ha fatto seguito a un periodo di crescenti tensioni, con entrambe le nazioni che si accusavano a vicenda di azioni in malafede. Trump ha descritto la discussione di 90 minuti come "un'ottima telefonata" e ha accennato ai piani per ulteriori colloqui. Tuttavia, l'assenza di una svolta significativa ha fatto sì che la notizia fosse facilmente oscurata dallo scontro di alto profilo con Musk.
Nonostante il calo di ieri, i principali indici sono ancora in rialzo per la settimana fino a oggi venerdì, con il NASDAQ in rialzo dell'1%, l'S&P in positivo dello 0,5% e il Dow Jones in leggero rialzo dello 0,1%. Quindi, tutto dipenderà dal rapporto sull'occupazione non agricola di questa mattina. Le aspettative sono di circa 125.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 177.000 di aprile.
I dati sull'occupazione degli ultimi tempi hanno lasciato molto a desiderare. L’altro ieri, ADP ha dichiarato che l'occupazione nel settore privato ha creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, meno della metà delle aspettative (110.000) e ben al di sotto dei 60.000 rivisti del mese precedente. E ieri le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state 247.000, 8.000 in più rispetto alla settimana precedente e superiori alle aspettative. Tuttavia, il rapporto sulle buste paga non agricole è un caso a sé stante e potrebbe mostrare risultati molto diversi. Vedremo questa mattina.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un dato sull'occupazione inferiore alle aspettative non farà che amplificarlo.
Con un giorno ancora a disposizione, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, si tratterà di due settimane consecutive in rialzo. Un rapporto sull'occupazione positivo potrebbe contribuire a mantenere la situazione.
Marco Bernasconi Trading
Trading automatico. Cosa c'è da sapere sui bot di tradingIl trading automatico ha reso il trading più accessibile grazie all’uso di algoritmi che operano autonomamente. Tuttavia, è importante comprendere che il trading è estremamente diversificato per strategie e stili. Si va da operazioni su time frame molto brevi a posizioni mantenute per più giorni. Per operare, è necessario un conto presso un broker che fornisca piattaforme come MetaTrader 4 e 5 e Tradingview, su cui è possibile installare algoritmi di trading automatico. Questi sistemi traducono strategie di trading in programmi che eseguono operazioni in modo autonomo, seguendo regole precise e impostazioni personalizzabili dall’utente.
Tuttavia, i trading system presentano limiti legati alla natura imprevedibile dei mercati. Sebbene i mercati siano ciclici, ogni movimento è unico e presenta variazioni che un algoritmo non può sempre gestire con la stessa prontezza di un trader esperto. I robot replicano le decisioni configurate al momento dell’avvio e non si adattano dinamicamente alle condizioni di mercato. È fondamentale comprendere che i trading system non sono soluzioni miracolose e richiedono tempo, impegno e una gestione attenta per costruire un portafoglio efficace.
In sintesi, i trading system automatizzano strategie di trading basate su regole specifiche e money management rigoroso, ma la loro efficacia dipende dalla capacità di adattamento alle condizioni di mercato, che resta una prerogativa dei trader professionisti.
Cicli di borsa e liquidità, capire tutto in 3 minutiNella finanza di mercato, la liquidità è un fattore chiave. Senza di essa, gli asset rischiosi sul mercato azionario - azioni e criptovalute - perdono il loro carburante. Nel corso dei cicli, una cosa è diventata chiara: la direzione dei mercati finanziari è fortemente correlata a quella della liquidità globale. Ma la liquidità non è un singolo indicatore: è organizzata in tre livelli complementari. La comprensione di questi livelli rende più facile anticipare le principali tendenze. Il livello 1 è la liquidità monetaria globale (M2). Il livello 2 riguarda la liquidità netta all'interno del sistema finanziario e il livello 3 comprende la liquidità macro complessiva, attraverso gli indicatori di attività e di credito. Insieme, queste tre dimensioni costituiscono il “flusso sanguigno” dei mercati.
Il grafico seguente mette a confronto l'andamento dell'S&P 500 con la massa monetaria mondiale M2
Livello 1: liquidità monetaria globale (M2 globale)
Il primo stadio del razzo: M2 globale. Questo aggregato monetario misura la somma della massa monetaria (M2) delle principali economie - Stati Uniti, Cina ed Eurozona - convertita in dollari USA. Include i depositi a vista, i conti di risparmio e alcuni strumenti a breve termine, rappresentando la liquidità lorda immediatamente disponibile nell'economia globale.
Questo livello di liquidità è direttamente influenzato dalle politiche monetarie (tassi di riferimento, QE/QT), fiscali e salariali. L'andamento del dollaro USA svolge un ruolo cruciale: un dollaro forte riduce automaticamente la M2 globale in USD, mentre un dollaro debole la aumenta. A questo proposito, le dinamiche cinesi e statunitensi sono spesso divergenti, in quanto guidate da logiche creditizie diverse (pianificazione centralizzata sul versante cinese, aggiustamento basato sui tassi sul versante statunitense).
Ma al di là del livello assoluto, è soprattutto il momentum di M2, la sua derivata prima (variazione annuale), a fungere da bussola. Una tendenza al rialzo unita a un momentum positivo favorisce fortemente gli asset rischiosi. Al contrario, una stagnazione o una divergenza negativa tra trend e momentum (come alla fine del 2021) indica una contrazione delle valutazioni. Nell'arco di questo ciclo, si registra addirittura un coefficiente di correlazione di 0,80 tra la M2 globale e il Bitcoin, proiettato a 12 settimane nel futuro: la liquidità guida, i mercati seguono.
Livello 2: la liquidità netta del sistema finanziario
Il secondo livello è più sottile ma altrettanto decisivo: la liquidità netta del sistema finanziario. Si tratta della capacità di credito effettiva, ossia dei fondi effettivamente disponibili per irrigare l'economia reale dopo i prelievi, le riserve in eccesso e i meccanismi di regolamentazione. A differenza di M2, questa misura non riflette la liquidità lorda, ma piuttosto la liquidità che le istituzioni finanziarie possono utilizzare.
Negli Stati Uniti, questa liquidità netta dipende, tra l'altro, dai meccanismi della FED, come il programma di reverse repo (RRP), che aspira o rilascia temporaneamente liquidità, e dal livello delle riserve in eccesso delle banche. La sua evoluzione è strettamente legata alla politica monetaria restrittiva o accomodante della banca centrale, ai cicli di QE e QT.
La correlazione di questa liquidità netta con l'S&P 500 e il Bitcoin, sebbene leggermente inferiore a quella della M2 globale, rimane significativa. Essa funge da filtro per la liquidità lorda: anche se M2 è elevata, se la capacità di credito è bloccata da tassi troppo elevati o da riserve limitate, l'impatto sui mercati può essere neutralizzato.
Livello 3: liquidità macro globale
Infine, il terzo livello: la macro-liquidità globale. Comprende i barometri delle condizioni economiche che influenzano direttamente la percezione del rischio e la propensione degli investitori: indici PMI (manifatturiero e dei servizi), condizioni di credito, livelli di occupazione, tassi di default, ecc. È meno monetario e più ciclico, ma il suo impatto è reale perché modella il contesto in cui si esprime la liquidità finanziaria.
È questo livello che aiuta a contestualizzare i primi due: un aumento di M2 in un contesto economico in deterioramento (PMI sotto 50, calo dell'occupazione) può avere un effetto limitato. Al contrario, i segnali di ripresa economica possono rafforzare la trasmissione della liquidità ai mercati. In questo senso, la tempistica dei tagli dei tassi della Fed sta diventando un catalizzatore macro fondamentale. Finché la politica statunitense rimarrà restrittiva, M2 si stabilizzerà e la liquidità netta rimarrà vincolata, anche se la BCE o la PBoC allenteranno le loro condizioni.
Conclusione: la liquidità globale non può essere riassunta in un unico indicatore. Si tratta di un ecosistema strutturato su tre livelli: liquidità globale lorda (M2), capacità di credito effettiva (ECA) e liquidità netta (NAL).
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Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
Oggi l’unico dato macro rilevante è la decisione sui tassi della BCE.
Tuttavia, è già scontata dai mercati. Potrebbe portare un po’ di volatilità, ma nulla di significativo a meno che la BCE sorprenda.
📆 Domani c’è il NFP:
e faremo Live Trading alle 14:30
Speriamo che la liquidità torni presto.
💡Macro Update💡
Ieri i dati USA hanno mostrato un mercato del lavoro che si sta indebolendo ma non crollando:
- JOLTS ancora alti (7,39 mln)
- ADP Payroll crollati a 37k
- ISM Services sotto quota 50 (in contrazione)
💡Risposta dei mercati:
-Yields in calo
- Dollaro debole
- Oro in salita
Trump ha peggiorato la situazione con nuove tariffe su acciaio e alluminio e attacchi alla Fed.
💡Gold idea posizionamenti?
visto la chiusura daily di ieri
cercherò dei pullback per entrare long in vista del NFP.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Sarò felice di rispondervi.
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Mercati in bilico tra tagli dei tassi e tensioni globaliFRAGILE EQUILIBRIO
Mercoledì le azioni statunitensi hanno registrato un leggero rialzo, con il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno guadagnato circa lo 0,3%.
Oggi è il giorno della BCE, attesa al taglio dei tassi, il che potrebbe mantenere alta la volatilità, in ragione di dati contrastanti e delle consuete questioni legate alle tariffe commerciali.
Il rapporto ADP ha rivelato che il settore privato ha creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, il più debole incremento mensile in quasi due anni e ben al di sotto delle aspettative. Questo dato segue il rapporto JOLTS di martedì, che invece aveva sorpreso al rialzo, dipingendo un quadro contrastante del mercato del lavoro in vista dell’attesissimo rapporto sull’occupazione di venerdì.
Sul fronte commerciale, oggi sono entrati in vigore nuovi dazi del 50% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Il presidente Trump ha descritto il negoziato con la Cina come "molto difficile da raggiungere". Si prevede che i due leader terranno colloqui nel corso della settimana, mantenendo i mercati in allerta.
A livello settoriale, i servizi sanitari e di comunicazione hanno guidato i guadagni, mentre le utility sono rimaste indietro. Nvidia è salita dello 0,6%, superando Microsoft e diventando l’azienda più preziosa al mondo.
OGGI LA BCE
Oggi si attende la decisione sui tassi della Banca Centrale Europea, dopo la pubblicazione di dati sull’inflazione in deciso calo nell’Eurozona, scesa sotto il 2% su base annua a maggio 2025. Questo rafforza le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base.
Il taglio è ampiamente prezzato dai mercati, anche se non rappresenta necessariamente l’inizio di una fase di allentamento monetario dopo un lungo periodo restrittivo. Potrebbe trattarsi piuttosto di un aggiustamento tecnico, volto a sostenere la crescita senza riaccendere le pressioni inflazionistiche.
Non è certo che sarà l’unico taglio del 2025: molto dipenderà dai prossimi dati macroeconomici e dagli sviluppi delle politiche commerciali statunitensi. Il messaggio da Francoforte sembra comunque chiaro: il percorso di disinflazione è in atto, ma la politica monetaria resta prudente. Non bisogna quindi aspettarsi una BCE ultra-accomodante. L’istituto centrale sta guadagnando tempo, in attesa di maggiore chiarezza sulle questioni ancora aperte.
CANADA, TASSI INVARIATI
La Banca del Canada ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,75% nella decisione di giugno 2025, come previsto dal mercato. È la seconda decisione consecutiva di mantenimento dopo 2,25 punti percentuali di tagli negli ultimi sette incontri.
Il Consiglio direttivo ha osservato che l’alternanza di dazi statunitensi, unita all’incertezza dei negoziati commerciali bilaterali e al mantenimento di tariffe elevate rispetto ai livelli di inizio anno, ha comportato rischi al ribasso per la crescita e ha innalzato le aspettative di inflazione. Questo giustifica un approccio cauto rispetto a ulteriori allentamenti monetari.
La maggiore incertezza deriva dall’assenza di un chiaro percorso tariffario da parte degli Stati Uniti e dalle persistenti minacce di nuove azioni, che mantengono elevati i rischi percepiti.
USA, ISM PMI IN CALO
L’indice PMI dei servizi ISM è sceso a 49,9 a maggio 2025, da 51,6 di aprile, ben al di sotto delle aspettative di 52. Si tratta di una modesta contrazione del settore dei servizi statunitense, la prima da giugno dell’anno precedente.
La produzione si è fermata, mentre nuovi ordini e scorte si sono contratti. Le pressioni sui prezzi si sono intensificate, raggiungendo il livello più alto da novembre 2022, probabilmente a causa dei dazi.
ITALIA, CRESCE IL PMI
L’indice PMI composito HCOB in Italia è salito a 52,5 a maggio 2025, da 52,1 di aprile, segnando la più forte espansione in oltre un anno.
La crescita è arrivata sia dal settore manifatturiero che dai servizi. Le fabbriche sono tornate in espansione per la prima volta da mesi. I nuovi ordini sono leggermente aumentati, con una domanda manifatturiera quasi stabilizzata e una crescita più lenta ma positiva nei servizi.
L’occupazione ha continuato ad aumentare, soprattutto nei servizi, contribuendo a ridurre gli arretrati, in particolare nel manifatturiero. Mentre i costi nel settore manifatturiero sono diminuiti, le imprese dei servizi hanno affrontato spese più elevate. Di conseguenza, i prezzi di vendita sono aumentati al ritmo più rapido in oltre un anno, trainati principalmente dai servizi.
Anche la fiducia delle imprese è migliorata, con un maggiore ottimismo in entrambi i settori, segnale di prospettive più positive per l’economia italiana.
USA, CROLLANO GLI ADP
Le imprese private statunitensi hanno aggiunto solo 37.000 lavoratori a maggio 2025, il livello più basso da marzo 2023. Ad aprile erano stati 60.000 (dato rivisto al ribasso), mentre le previsioni erano di 115.000.
La crescita salariale annua è rimasta pressoché invariata al 4,5%, mentre la retribuzione per chi ha cambiato lavoro è aumentata del 7%, in linea con aprile. Dopo un buon inizio d’anno, le assunzioni stanno perdendo slancio. Tuttavia, la crescita salariale si mantiene solida sia per chi ha mantenuto il lavoro sia per chi lo ha cambiato.
Saverio Berlinzani
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Fine del ciclo del BITCOIN a $111K? Improbabile.1) Il ciclo del bitcoin legato al dimezzamento della primavera 2024 termina alla fine del 2025
Il prezzo del bitcoin ha raggiunto gli 11.900 dollari giovedì 22 maggio e molti investitori si chiedono se il ciclo di rialzo legato al dimezzamento della primavera 2024 sia già finito. In termini di ciclo temporale del bitcoin, la risposta è no: tutti i cicli passati si sono conclusi alla fine dell'anno successivo al dimezzamento, ovvero alla fine del 2025 nel caso del ciclo attuale.
2) In termini di analisi grafica dei mercati finanziari, la tendenza di fondo rimane rialzista al di sopra del supporto a 93.000/97.000 dollari USA.
Da quando il mercato toro è iniziato al livello di 15.000 dollari USA, lo stesso schema si è ripetuto, alternando impulsi rialzisti, fasi laterali e breakout. Finché il mercato si mantiene al di sopra del supporto a 93/97K dollari, questo modello rialzista non viene invalidato.
3) Se la liquidità globale M2 continua a fungere da indicatore guida, il prezzo del bitcoin dovrebbe registrare un nuovo record quest'estate.
Dall'inizio di aprile il Bitcoin si trova in una marcata tendenza al rialzo. Questa progressione, che abbiamo seguito passo dopo passo, solleva una domanda fondamentale: questo slancio può essere mantenuto per tutta la primavera, e anche in estate, in assenza di segnali espliciti di stimolo monetario da parte delle principali banche centrali? Tale ipotesi sembra plausibile, a condizione che continui ad agire un fattore chiave, spesso sottovalutato: l'aumento senza precedenti della liquidità globale, misurata dall'aggregato monetario M2.
Questo nuovo picco della massa monetaria globale M2 non è solo un dato macroeconomico. Rappresenta una vera e propria fonte di liquidità per le attività rischiose. Questo aggregato comprende i depositi a vista, i conti di risparmio liquidi e i fondi immediatamente disponibili, tutte risorse che possono essere mobilitate rapidamente sui mercati.
La M2 globale è la somma dei dati delle tre principali aree economiche: Stati Uniti, Cina ed Europa. Ognuna di esse sta partecipando attivamente a questa espansione monetaria:
In Cina, la M2 è ai massimi storici, a testimonianza dell'orientamento accomodante delle autorità di Pechino.
In Europa, l'aggregato è salito bruscamente sotto l'effetto dei primi tagli dei tassi avviati dalla BCE.
Negli Stati Uniti, nonostante l'orientamento ancora restrittivo della Fed, la M2 è in forte crescita e si avvicina ai suoi livelli massimi. L'evidenza è chiara: le principali economie stanno iniettando liquidità in modo coordinato, il che sostiene meccanicamente la valutazione delle attività finanziarie, con il Bitcoin in prima linea.
Di conseguenza, se questa correlazione lineare positiva continua e se il supporto a 93/97K dollari viene mantenuto, la probabilità che il bitcoin raggiunga un nuovo record quest'estate è interessante.
E le altcoin? Questo sarà l'argomento di una delle nostre prossime pubblicazioni, quindi non esitate a seguire il nostro account su TradingView.
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La forza tech e i dati sul lavoro spingono i mercati.La forza della tecnologia e i dati solidi sull'occupazione mantengono i rialzisti in controllo.
Dopo alcuni giorni di meritata vacanza ritorno alla mia analisi quotidiana sui mercati azionari americani.
Ieri le azioni hanno mantenuto vivo il loro slancio, alimentate dalla forza dei nomi AI e da dati economici incoraggianti.
L'S&P ha continuato a salire lentamente ma inesorabilmente verso quota 6000 con un rialzo dello 0,58% a 5970,37, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,51% (circa 214 punti) a 42.519,64. Il NASDAQ ha sovraperformato le sue controparti, salendo dello 0,81% (circa 156 punti) a 19.398,96, grazie a una solida performance dei titoli del settore IA e dei chip. (Va notato, tuttavia, che il Russell 2000, un'azienda a piccola capitalizzazione, li ha superati tutti, con un'impennata dell'1,6% oggi.)
I mercati rialzisti sono trainati da settori ad alta crescita e, attualmente, il settore con maggiore innovazione e il più alto potenziale di crescita è quello dell'intelligenza artificiale (IA).
I titoli tecnologici, in particolare quelli di aziende di chip come Nvidia (NVDA, +2,8%) e Broadcom (AVGO, +3,3%), hanno continuato a guidare la classifica con guadagni significativi. Altri leader del settore dell'intelligenza artificiale confermano la forte crescita di Nvidia. Ad esempio, CoreWeave (CRWV, +25,2%), altro leader dell'intelligenza artificiale e recente IPO, ha registrato un fatturato di 982 milioni di dollari nel primo trimestre, quadruplicando il fatturato rispetto all'anno precedente.
Con l'attesissimo rapporto sull'occupazione non agricola in uscita venerdì, gli investitori sono stati incoraggiati dai dati positivi sulle posizioni vacanti di ieri e sperano che segnalino altre buone notizie. Le posizioni vacanti, pari a 7,39 milioni, hanno superato le aspettative di 7,1 milioni e i 7,2 milioni di marzo. I dati suggeriscono che il mercato del lavoro rimane resiliente nonostante le incertezze commerciali e altre sfide.
Ulteriori dati sull'occupazione sono previsti per oggi, con la pubblicazione in mattinata di ADP Employment, che si è rivelato sorprendentemente debole l'ultima volta, con le posizioni vacanti nel settore privato in aumento di sole 62.000 unità ad aprile. Tuttavia, si prevede che il dato di maggio supererà quota 100.000.
Oggi riceveremo anche i dati ISM Services, che hanno superato le aspettative registrando 51,6 ad aprile. Il settore dei servizi è stato in gran parte in espansione (oltre 50) negli ultimi due anni, mentre il settore manifatturiero ha registrato una contrazione per la maggior parte del tempo.
Tendiamo a vedere una certa "bonaccia estiva" in questo periodo. Anche se abbiamo iniziato giugno con il botto, non mi aspetto che lo slancio continui per il resto del mese. Potremmo assistere a un'ultima ascesa prima di vedere le cose stabilizzarsi per un po'; i fattori stagionali indicano una ripresa della forza a luglio.
Marco Bernasconi Trading
L'indice MSCI World stabilisce un nuovo record assoluto!L'indice azionario MSCI World ha stabilito un nuovo record storico durante la sessione di trading di lunedì 2 giugno, cancellando l'intero shock borsistico di febbraio/marzo che aveva visto il mercato azionario globale perdere il 20%. Questo segnale tecnico deve ancora essere confermato alla fine della settimana, in occasione della prossima chiusura tecnica settimanale. Se questa rottura tecnica rialzista dovesse essere confermata, il segnale sarebbe molto positivo per il mercato azionario globale, che spera ancora che la diplomazia commerciale porti a solidi accordi commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali (Cina e UE).
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi settimanali sull'indice MSCI World.
1) Composizione e calcolo dell'indice MSCI World
L'indice MSCI World (Morgan Stanley Capital International World Index) è un indice di riferimento del mercato azionario che misura la performance delle azioni a grande e media capitalizzazione dei Paesi sviluppati. Le sue componenti principali sono le seguenti:
L'MSCI World Index è un indice azionario globale di riferimento che misura la performance delle azioni a grande e media capitalizzazione nei 23 Paesi sviluppati. Creato da Morgan Stanley Capital International, fornisce una visione globale dei mercati azionari delle economie più avanzate. I Paesi inclusi sono Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Australia. L'indice comprende circa 1.600 società, con una forte predominanza degli Stati Uniti, che rappresentano quasi il 70% della ponderazione totale. I settori più rappresentati sono l'informatica, la sanità, i servizi finanziari e i beni di consumo discrezionali.
L'MSCI World è calcolato con un metodo di ponderazione basato sulla capitalizzazione di mercato a fluttuazione libera, ossia tenendo conto solo delle azioni effettivamente disponibili per l'acquisto sui mercati. In questo modo, le società con un valore di mercato più elevato e un maggiore flottante hanno una maggiore influenza sulla performance dell'indice. L'MSCI World viene aggiornato regolarmente per riflettere i cambiamenti dei mercati e l'ingresso o l'uscita di società.
Sebbene offra un'ampia diversificazione geografica, non include i Paesi emergenti, che sono coperti dall'indice MSCI ACWI, anch'esso prossimo a stabilire un nuovo record storico e composto per il 13% da Paesi emergenti (Cina, India, ecc.).
2) La diplomazia commerciale e le prospettive di politica monetaria della FED sono la chiave per garantire che il mercato azionario globale rimanga rialzista nei prossimi mesi.
La diplomazia commerciale e le prospettive di politica monetaria della FED sono fattori fondamentali strettamente collegati e hanno un impatto diretto sull'andamento del mercato azionario globale.
Mentre il tasso di inflazione statunitense continua a tendere verso l'obiettivo del 2% della Fed, quest'ultima attende la firma degli accordi commerciali per avere la certezza che il rischio di una seconda ondata di inflazione sia stato scongiurato e per poter riprendere a tagliare il tasso dei fondi federali statunitensi.
Queste due condizioni fondamentali sono essenziali affinché il mercato azionario globale confermi i suoi nuovi massimi storici nei prossimi mesi.
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Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione🚨 Today’s Trading – 03.06.2025
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🌪️ Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione
👉🏼 MARKET BACKGROUND
Rallenta il comparto manifatturiero nei polmoni economici mondiali. Sia in America che in Cina il settore manifatturiero registra una brusca frenata che trascina gli indici nelle aree di contrazione economica.
Negli Stati Uniti, l’ISM Manufacturing PMI si attesta a 48.5, in calo rispetto al precedente 48.7. A pesare nella composizione dell’indice sono soprattutto le componenti relative ai nuovi ordini di esportazione, scesi a 40.1 da 43.1, e le importazioni, crollate a 39.9 da 47.1, con un calo del -7.2%.
Non va meglio in Cina, dove il Caixin Manufacturing PMI passa a 48.3 dal precedente 50.4, mettendo in luce, anche qui, il brusco calo del commercio internazionale. Il rallentamento porta le aziende a ridurre gli ordini, la produzione e – ovviamente – le assunzioni. Per un’economia come quella cinese, fortemente esposta al commercio globale, emerge la necessità urgente di rinforzare il mercato interno, stimolare i consumi e farlo rapidamente per compensare lo shock esterno.
In attesa, questa mattina, dei dati sull’inflazione europea, che rappresenteranno il preludio alle decisioni della BCE sui tassi d’interesse previste per giovedì. Un’Headline Inflation YoY al 2% aprirebbe le porte a un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE, e potenzialmente a uno scenario di rilancio dell’economia del vecchio continente, oggi preferito dagli operatori rispetto agli asset USA.
Non meno rilevanti i dati sui JOLTS, che potrebbero mostrare una contrazione, passando da 7.192M a 7.05M, segnalando una minore offerta di lavoro dovuta ai timori delle aziende per possibili fasi recessive. Dato propedeutico alla pubblicazione dei NFP di venerdì prossimo.
👉🏼 FOREX
Il comparto FX trova un argine alla caduta del Dollar Index, che – dopo aver testato i minimi a 98.68 – prende una pausa dal suo trend primario ribassista.
Difficile oggi credere in un’inversione di tendenza per il dollaro USA, che resta improntato a un anno di debolezza. Tuttavia, le posizioni corte estreme da parte di fondi hedge e dealer sembrano poter dare vita a ricoperture e prese di profitto degne di nota. Per questo alziamo il livello di allerta dopo la pesante caduta del biglietto verde, pur senza modificare il nostro outlook di medio termine.
In tutta risposta, EUR/USD testa i primi supporti a 1.1410, restando ancorato al suo trend rialzista primario, con il successivo supporto in area 1.1380.
👉🏼 EQUITY
Azionario europeo in trading range, con il DAX compreso tra 23.890 pt e 24.140 pt, in un trend laterale-ribassista che lascia le quotazioni orbitare intorno al POC Monthly precedente, posto a 24.050 pt.
Riteniamo plausibile un ritorno al trend rialzista solo in caso di rottura delle resistenze a 24.190 pt, mentre una violazione a ribasso dei supporti a 23.860 pt aprirebbe la strada ad affondi verso 23.724 pt prima e 23.600 pt poi.
👉🏼 COMMODITIES
Slancio rialzista per il gold, che dopo aver testato le resistenze a 2.421$/oz, ripiega sui primi supporti a 2.388$, parte alta della HVA mensile.
Da notare le prime divergenze sugli oscillatori, che potrebbero supportare l’ipotesi di una nuova fase di momentum rialzista, sostenendo un nuovo attacco ai massimi.
Solo la violazione a ribasso di 2.380$ aprirebbe la strada a un rientro nella HVA mensile, con possibili approdi ai primi HVN a 2.320$.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
🌍 www.salvatorebilotta.com
I tori dell'oro tornano di nuovo
L'oro riprende il suo trend rialzista: rischi geopolitici e aumenti dei dazi aiutano i prezzi dell'oro a sfondare
Fattori di mercato:
L'oro ha sfondato la fascia di shock questa settimana, principalmente grazie a due eventi importanti:
l'aumento della politica tariffaria di Trump - gli Stati Uniti hanno annunciato dazi su alcuni beni durante il fine settimana, innescando un'avversione al rischio del mercato;
Tensioni geopolitiche - la situazione in Medio Oriente si è nuovamente surriscaldata e gli acquisti di beni rifugio si sono riversati sull'oro.
Conferma della svolta tecnica:
Ciclo di 4 ore: i prezzi dell'oro hanno sfondato con successo la soppressione della linea di tendenza al ribasso e si sono mantenuti stabili sulla resistenza chiave di 3325, segnando la ripresa dell'onda rialzista principale;
Supporto di conversione superiore e inferiore: la precedente resistenza di 3325 si è trasformata in supporto e la successiva area di supporto chiave si è spostata verso l'alto a 3340-3350;
Obiettivo rialzista: se si mantiene stabile a 3350, i tori sfideranno ulteriormente l'area 3370-3400.
Strategia di trading:
Breve termine: Se il prezzo scende a 3340-3350 e si stabilizza, è possibile impostare ordini long, con uno stop loss sotto 3325 e un target tra 3370 e 3400;
Medio termine: Dopo aver superato 3400, lo spazio rialzista si aprirà ulteriormente e il prossimo target sarà 3450-3480.
Per le posizioni short, è possibile provare posizioni short basate sul massimo precedente di 3365 nelle ultime 4 ore, prestando attenzione alla risonanza nell'attuale struttura di tendenza. Se la posizione long si stabilizza a 3370, lo stop loss dovrebbe essere rigorosamente applicato.
Conclusione: L'oro è entrato in una fase di forza, trainato da fattori sia tecnici che fondamentali. Dopo gli aggiustamenti a breve termine, si trova ancora principalmente in una posizione low-long, e si dovrebbe prestare attenzione alla situazione geopolitica e all'andamento del dollaro statunitense.
NFP in arrivo: cosa aspettarsi dal dollaro?ANALISI MACROECONOMICA
Questa settimana i dati macroeconomici hanno dimostrato che vi è ancora una certa debolezza e non hanno cambiato le attese per la politica monetaria: i mercati continuano a stimare con una probabilità del 95% che la Fed mantenga i tassi del tutto invariati a giugno e vedono ancora circa 50 punti base di tagli entro fine anno, circa la metà rispetto a quanto si prevedeva un mese fa.
Il PIL del primo trimestre è stato rivisto al rialzo, ma i consumi restano comunque deboli, soprattutto nel settore dei servizi, che sono comunque compensati da investimenti in crescita. Il dato del PCE di aprile è salito dello 0.1% sul dato mensile, mentre è al 2.5% su base annua, in calo dal 2.7%. Possiamo quindi dire che per la FED la strada sembra essere quella giusta, ma l’obiettivo di arrivare al 2% sembra ancora piuttosto lontano.
Lato Europa la Germania ha visto un aumento della disoccupazione registrata a Maggio, dato che è aumentato di 34.000 unità a maggio, contro le previsione che davano un dato in aumento solamente di 10.000 unità. Inoltre un dato da tener presente è che le offerte di lavoro sono diminuite del 10%, indicando anche un rallentamento della domanda di lavoro.
Per quanto riguarda il calendario economico di questa settimana, sarà una settimana decisamente piena e ricca di news che smuoveranno il mercato e porteranno ulteriore volatilità. Partendo da lunedi 2 Giugno avremo importanti news che riguardano il dollaro americano, ovvero l’Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, oltre al discorso del Presidente della Fed Jerome Powell.
Nella giornata di martedì 3 Giugno avremo in mattinata il dato sull’inflazione Europea, dato previsto in diminuzione e che dovrebbe passare da un 2.2% al 2.1%, mentre nel pomeriggio ci sarà il dato americano che riguarda le offerte di lavoro ( Nuovi Lavori JOLTS).
Per mercoledì 4 Giugno, il pomeriggio sarà particolarmente pieno di news, difatti avremo il dato sulla variazione dell’occupazione non agricola (ADP), l’indice dei direttori degli acquisti del settore terziario, l’indice ISM non manifatturiero, mentre per quanto riguarda il dollaro canadese avremo il rilascio del dato sul tasso d’interesse.
Giovedì 5 Giugno, avremo la decisione sul tasso di interesse europeo in cui si prevede un taglio di 25 punti base e a seguire ci sarà la conferenza stampa della BCE, mentre per quanto riguarda il dollaro avremo il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Per quanto riguarda Venerdi 6 Giugno, la giornata sarà particolarmente volatile in quanto ci sarà il dato dei Non-farm payroll (NFP) che sono previsti in calo, oltre al dato sul tasso di disoccupazione americano.
Questa si tratta di un articolo a titolo informativo e non fornisce alcun consiglio finanziario. Inoltre è bene ricordare che tradare CFD può comportare il rischio di perdere denaro sui mercati finanziari, soprattutto in giornate particolarmente volatili in cui vi è il rilascio di news che potrebbe spingere i prezzi a fare movimenti non calcolabili.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, questa settimana andremo ad analizzare Euro/Dollaro (EURUSD su Pepperstone). Andando a vedere sul timeframe in 4 ore, possiamo notare come la settimana sia stata caratterizzata da un forte movimento ribassista che ha fatto precipitare EURUSD da 1.14000 a toccare un minimo di 1.12200. Come possiamo vedere dal grafico, questo movimento ha scaturito un cambio strutturale in H4, in quanto vi è un’accettazione del prezzo al di sotto del movimento che ha portato EURUSD alla creazione dell’ultimo massimo, quindi sembra come se ci fosse volontà da parte degli operatori di voler continuare il movimento ribassista.
Come possiamo vedere anche dal VWAP, il prezzo ha raggiunto la banda inferiore dei volumi per poi riportarsi repentinamente al rialzo, quindi per il momento ci troviamo nel mezzo quindi vi è totale indecisione. Sarà importante capire come gli operatori vorranno muoversi soprattutto questa settimana che sarà caratterizzata da news rilevanti quali gli NFP; difatti potremmo assistere ad un ritorno in zona 1.12500 oppure vedere il prezzo continuare la corsa al rialzo e tornare in zona 1.14500/1.15000.
Questa si tratta di una semplice analisi tecnica di EURUSD e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve effettuare le proprie analisi e attenersi alla propria strategia e visione di mercato. Inoltre è importante capire che il trading di CFD può comportare il rischio di perdita di denaro. È bene fare attenzione soprattutto in settimane ricche di news, che tradare con elevata volatilità può essere rischioso e potrebbe causare la perdita di denaro.
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Trade war e NFP nel mirino dei fondamentali di questa settimanaDiversi fattori fondamentali sono destinati ad avere un forte impatto sui mercati finanziari nella prima settimana di giugno, mentre l'incertezza sulla guerra commerciale rimane alta. Ciononostante, venerdì scorso si sono avute buone notizie, con l'inflazione PCE statunitense che ha continuato a tendere verso l'obiettivo della Fed nonostante i dazi.
Questa settimana si guarderà con attenzione a due fattori fondamentali: i dati del mercato del lavoro statunitense (rapporto NFP) e, naturalmente, come ogni settimana, l'attuale fase della diplomazia commerciale.
1) L'inflazione PCE degli Stati Uniti si aggira ancora intorno al 2% e non si riprende nonostante la guerra commerciale.
L'inflazione e l'occupazione statunitense sono le due variabili chiave per considerare una ripresa del taglio del tasso dei federal funds, anche se Trump ha ricevuto Powell alla Casa Bianca alla fine della scorsa settimana. Ma la Fed ha ribadito la sua indipendenza e la direzione futura della sua politica monetaria continuerà ad essere guidata da obiettivi macroeconomici ben precisi: portare l'inflazione al 2% e neutralizzare qualsiasi aumento del tasso di disoccupazione.
Buone notizie! L'aggiornamento di venerdì scorso sull'inflazione statunitense secondo l'indice dei prezzi PCE ha mostrato che i dazi non hanno fatto salire l'inflazione ad aprile. Al contrario, l'inflazione nominale è ora al 2,1% e quella di fondo al 2,5%. La disinflazione sembra quindi destinata a continuare negli Stati Uniti nonostante le tariffe, ma questo dato deve ancora essere confermato.
2) Il mercato non si aspetta un taglio dei tassi prima di settembre
Nonostante i buoni dati sull'inflazione PCE di aprile (il PCE è la versione dell'inflazione preferita dalla FED) e un'amministrazione Trump che sta esercitando pressioni sulla FED, il mercato non prevede una ripresa del taglio del tasso sui federal funds prima della decisione di politica monetaria di settembre.
Il dibattito rimane aperto in vista della riunione di politica monetaria del 30 luglio, quando i prossimi aggiornamenti sull'occupazione (rapporto NFP) e l'inflazione statunitense avranno un impatto decisivo.
3) Il rapporto NFP di venerdì 6 giugno sarà cruciale questa settimana!
In questa prima settimana di giugno, il mercato del lavoro statunitense sarà l'elemento fondamentale della settimana. Tutte le statistiche sull'occupazione negli Stati Uniti vengono aggiornate, e il rapporto NFP di venerdì 6 giugno è il più importante. Se da un lato sembra che la guerra commerciale non abbia ancora fatto crescere l'inflazione, dall'altro cosa sta succedendo al mercato del lavoro? Ricordiamo che il tasso di disoccupazione statunitense è pari al 4,2% della popolazione attiva e che la soglia di allarme della FED è pari al 4,4% della popolazione attiva. Se si scopre che le aziende statunitensi hanno dovuto licenziare personale a causa dell'incertezza economica legata alla guerra commerciale, questo potrebbe accelerare il calendario dei futuri tagli dei tassi da parte della FED.
Infine, va ricordato che il mercato spera in una telefonata tra Trump e il presidente cinese per raggiungere finalmente un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti, un filo conduttore fondamentale da seguire ogni giorno in borsa.
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JD Sports: Il Mercato la Sottovaluta?Il 9 aprile 2025, LSE:JD. ha confermato la propria fiducia nella partnership con Nike, nonostante le difficoltà legate all’aumento della concorrenza e all’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Il CEO Mike Armstrong ha espresso il proprio sostegno alla nuova strategia dell’amministratore delegato di Nike, Elliott Hill, volta a rilanciare il brand attraverso un’offerta focalizzata su prodotti sportivi premium.
JD Sports è fortemente esposta alla relazione con Nike: il marchio statunitense rappresenta circa il 45% delle vendite complessive, e il 40% del fatturato dell’azienda proviene dal mercato statunitense. Questa doppia esposizione, commerciale e geografica, rende JD particolarmente sensibile a eventuali sviluppi negativi, ma allo stesso tempo offre opportunità se la strategia di Nike avrà successo.
Alla luce della pubblicazione degli utili, analizziamo ora i principali fondamentali di JD Sports per valutare la solidità e il potenziale nel medio-lungo periodo.
Valutazioni e Multipli
P/E (Price/Earnings Ratio): 8,74 — significativamente inferiore alla media del settore retail (20,31), suggerendo una possibile sottovalutazione.
P/S (Price/Sales): 0,39 — contro una media di settore pari a 0,58.
P/B (Price/Book): 1,46 — più basso rispetto alla media di settore (2,21) e industriale (2,69).
Prezzo/Cassa: 5,83 — sotto la media settoriale, ma in linea con l’industria; indica una buona posizione di liquidità.
EV/Fatturato TTM: 0,67 — leggermente sotto la media settoriale (0,69) e industriale (0,75).
EV/EBIT TTM: 7,63 — ben al di sotto della media del settore (14,46) e dell’industria (12,95).
EV/EBITDA TTM: 4,29 — inferiore rispetto ai benchmark settoriali (8,64) e industriali (10,87).
Questi multipli, sistematicamente inferiori alle medie di settore e industriali, evidenziano una valutazione bassa del titolo e potenzialmente attrattiva per investitori value.
Redditività
Margine lordo TTM: 47,68% — superiore sia alla media settoriale (30,50%) che a quella industriale (41,44%).
Margine operativo TTM: 8,81% — ben oltre la media di settore (4,34%) e superiore a quella industriale (7,04%).
Margine ante imposte TTM: 6,20% — quasi doppio rispetto alla media di settore (3,15%) Margine netto TTM: 4,28% — ancora una volta quasi doppio rispetto al benchmark settoriale (2,19%).
Margine FCF TTM: 6,75% — superiore sia alla media di settore (5,38%) che industriale (5,31%).
ROA: 5,44% — migliore del settore (3,37%) e in linea con l’industria.
ROE: 18,22% — quasi doppio rispetto al settore (9,61%), segnalando un’elevata redditività per gli azionisti.
ROIC: 9,21% — ben sopra la media del settore retail e in linea con l’industria dell’abbigliamento.
JD si distingue per solidi margini, ritorni sull’investimento interessanti e una forte generazione di cassa, che ne rafforzano l’attrattività per gli investitori orientati alla qualità.
Solidità di Bilancio
Current Ratio (ultimo trimestre): 1,29 — in linea con il settore, ma leggermente sotto la media industriale. È un dato da monitorare, anche se non allarmante, che indica una discreta capacità di copertura delle passività a breve termine.
Conclusione
JD Sports presenta fondamentali solidi, una valutazione contenuta e una redditività superiore alla media, posizionandosi come un’interessante opportunità nel settore retail e dell’abbigliamento sportivo. L’azienda beneficia di una partnership strategica con Nike, che, pur rappresentando un rischio di concentrazione, potrebbe diventare un vantaggio competitivo nel caso in cui la nuova strategia del marchio americano si rivelasse efficace.
Sebbene permangano incertezze legate a fattori esogeni come i dazi e la concorrenza nel mercato statunitense, JD ha dimostrato una forte capacità di generare cassa, margini robusti e ritorni competitivi per gli investitori.
Per gli investitori value-oriented o per chi cerca un'esposizione nel retail sportivo a prezzi interessanti, JD Sports merita attenzione.
Domanda per gli investitori
Alla luce della solida redditività, della valutazione contenuta, della forte dipendenza da Nike e dell’esposizione al mercato statunitense in un contesto geopolitico incerto, JD Sports rappresenta un’opportunità sottovalutata o un rischio concentrato da monitorare con cautela?
Analisi del prezzo di Ethereum (ETH/USD) – Grafico a 1 ora📊 Analisi del prezzo di Ethereum (ETH/USD) – Grafico a 1 ora 📈
🔍 Contesto del grafico:
Timeframe: 1 ora (prospettiva intraday)
Strumento: ETH/USD (Binance)
🟠 Zone chiave di supporto e resistenza:
✅ Zona di supporto:
Intorno a 2.470 – 2.500 USD (evidenziata in arancione).
Questa zona è stata testata più volte, indicando una forte domanda.
✅ Livelli di resistenza:
Prima resistenza significativa: 2.710 – 2.720 USD (linee blu).
Obiettivo esteso: circa 2.760 USD.
✅ Movimento recente del prezzo:
Formazione di un minimo crescente nella zona di supporto, che suggerisce una possibile inversione rialzista.
I massimi precedenti (cerchi arancioni) evidenziano potenziali aree di resistenza future.
✅ Pattern grafico:
Possibile formazione di un doppio minimo / pattern di accumulazione nella zona di supporto.
Ci si aspetta una forte reazione rialzista in caso di tenuta del supporto.
🎯 Idea di trade:
Ingresso: vicino alla zona di supporto, intorno a 2.500 USD.
Target: primo obiettivo di profitto intorno a 2.720 USD.
Obiettivo esteso: se il momentum continua, puntare a 2.760 USD.
Stop-Loss: sotto i 2.470 USD, idealmente intorno a 2.450 USD per un buon rapporto rischio-rendimento.
📈 Bias tecnico (direzione prevista):
Bias rialzista nel breve termine, grazie ai ripetuti test della zona di supporto e ai segnali di possibile inversione.
Il grafico suggerisce un potenziale breakout se il prezzo supera i 2.720 USD.
⚠️ Gestione del rischio e precauzioni:
Rischio principale: una falsa rottura sotto i 2.470 USD potrebbe innescare la continuazione del trend ribassista.
Chiave: mantenere un rapporto rischio-rendimento favorevole (ad esempio 1:2 o superiore).
Volatilità: movimenti rapidi possono verificarsi, quindi attenzione alla dimensione della posizione.
🚀 Riepilogo e conclusione:
🔵 Bias: Rialzista
🔵 Zona di ingresso: 2.470 – 2.500 USD
🔵 Target:
TP1: 2.720 USD
TP2: 2.760 USD
🔵 Stop-Loss: sotto i 2.450 USD
🔵 Indicatori chiave: struttura di inversione, rispetto del supporto, potenziale candela rialzista forte.
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
a livello di price action stiamo molto attenti lunedi!
qua sotto vi riporto il quadro fondamentale
-Una sentenza della Corte ha bloccato l’iniziativa di dazi voluta da Trump, provocando un rimbalzo temporaneo dell’oro per via dell’incertezza legale.
I verbali del FOMC hanno evidenziato rischi di stagflazione e una forte prudenza della Fed sui tagli dei tassi.
Il rendimento del Treasury USA a 30 anni resta alto, intorno al 5%, segnale di preoccupazioni strutturali.
Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono solo del 2,3%; settembre è la prima finestra possibile.
-Dazi e Incertezza Legale Cambiano il Contesto
La Corte USA ha bloccato l’ultima proposta di dazi generalizzati di Trump.
Il dollaro è inizialmente salito come bene rifugio, ma l’attenzione si è subito spostata sull’incertezza legale.
L’oro ha rimbalzato quando il dollaro ha perso forza a metà giornata di mercoledì.
Le incognite sulla politica commerciale hanno riportato volatilità legata alle notizie.
La Fed Resta Prudente: Nessun Taglio Imminente
I verbali della Fed sono stati letti come cautamente hawkish.
I membri riconoscono il rischio stagflazione, soprattutto se tornano le tensioni commerciali.
Ma chiedono più dati prima di muoversi: ciò ha messo pressione sull’oro durante la settimana, in parallelo con la salita dei rendimenti reali.
-Sostegno Strutturale all’Oro Ancora Presente
Nonostante le difficoltà tattiche, il quadro macro resta a favore dell’oro:
Downgrade del debito USA da parte di Moody’s
Inflazione persistente e deficit pubblici in aumento
Domanda costante delle banche centrali a livello globale
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-GESTITE IL RISCHIO
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NZD/USD: Conferma Settimanale FTW, ma Serve PazienzaSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
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Aggiornamento della settimana
Durante questa settimana il prezzo ha confermato con decisione la validità del segnale FTW Power sul time frame settimanale, consolidando ulteriormente l’ipotesi di un potenziale movimento rialzista.
Tuttavia, su time frame inferiori come il daily e il 4H, non sono ancora emersi segnali operativi chiari secondo i miei criteri di conferma.
Questo mi porta a mantenere un approccio attendista, in attesa che il mercato offra spunti più concreti per valutare un ingresso operativo coerente con la strategia trend following F.T.W.
Il più grande obiettivo di questa operazione si trova in area 0,6340, un’importante zona di resistenza che potrebbe rappresentare il target naturale del movimento.
Al contrario, una discesa sotto gli 0,5500 invaliderebbe completamente questa visione e mi porterà a rivalutare lo scenario operativo.
Come sempre, seguirò la coppia valutaria nei prossimi giorni, come detto, per conferme.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!