Oltre l'analisi tecnica
FTSE Mib toro scatenato!!Analisi tecnica non'è il vangelo , e i Pattern molte volte vengono abortiti,ma se si dovesse verificare il superamento di due forti resistenze, la prima area 44500 e infine area 50108, poi il paradiso, arrivo in area 59500/60000, con la chiusura Pattern rialzista a triangolo, ampiezza la sua base che proiettata sul grafico, dal punto di breakout uscita dal triangolo nella parte superiore, porterebbe l'indice su valori inaspettati , tutto dipenderà dalla velocità con cui ci si arriva se variazione in pochi anni, siamo nella stesse condizioni di bolla come è successo nel lontano 2000 e 2007, l'incognita è sempre lui , il ciuffo biondo!!, potrebbe con la sua tracotanza , provocare un crollo dei mercati, anche molto profondo...
EUR/USD: Rottura del secolo? La rivincita del Vecchio ContinenteDopo quindici anni di predominanza ribassista, il cambio EUR/USD sembra essere arrivato a un momento di svolta storica. Il grafico mensile mostra un breakout potenzialmente decisivo della trendline discendente che contiene i massimi decrescenti dal 2008. Con il prezzo che punta verso l’area 1,15–1,16, proprio a ridosso della smma a 99 periodi, si apre la porta a un possibile cambio di paradigma nel rapporto tra euro e dollaro. L'rsi superiore al livello 50 mostra inoltre un momentum bullish dell'asset.
Ma che cosa può davvero spingere una rottura così significativa? E soprattutto, quali potrebbero essere le sue conseguenze sul sistema finanziario globale?
Per rispondere, ecco tre scenari distinti – uno ottimistico, uno realistico e uno più radicale – ciascuno dei quali esplora cause e implicazioni possibili della nuova traiettoria dell’EUR/USD.
Nel primo scenario, quello più ottimista, l’Europa riesce finalmente a intraprendere un percorso di rinnovamento strutturale. Le principali economie dell’Eurozona – Germania, Francia e Italia – avviano riforme credibili in termini fiscali, energetici e digitali. La BCE mantiene un approccio prudente ma non restrittivo, riuscendo a controllare l’inflazione senza deprimere la domanda interna. In questo contesto, la stabilità politica e il miglioramento della produttività rendono l’euro una valuta sempre più attraente per gli investitori istituzionali, che iniziano a ribilanciare i propri portafogli verso asset denominati in euro. Gli investitori globali, stanchi della fragilità fiscale americana, iniziano a considerare l’Europa come un’alternativa valida al “dollaro eterno”. Il risultato è una progressione graduale ma solida dell’EUR/USD verso l’area 1,30–1,35, con implicazioni importanti: rivalutazione degli asset europei, rientro dei capitali, maggiore peso geopolitico dell’UE e un primo serio scossone al dominio assoluto del dollaro.
Lo scenario centrale, più realistico, prevede invece una reflazione globale con divergenza tra le due sponde dell’Atlantico. Qui il motore del rialzo non è tanto la forza intrinseca dell’euro, quanto la debolezza ciclica del dollaro. Gli Stati Uniti entrano in una fase di rallentamento economico moderato, costringendo la Federal Reserve a iniziare un ciclo di tagli dei tassi nel 2025, prima e con più decisione rispetto alla BCE. Il differenziale tra i rendimenti reali spinge capitali verso l’Eurozona, rafforzando meccanicamente l’euro. Ma il movimento rimane contenuto: l’EUR/USD si stabilizza nella fascia 1,15–1,25, senza esplosioni né collassi. I mercati accolgono questa fase con moderato ottimismo, ma senza una ridefinizione degli equilibri globali. L’euro recupera parte della sua dignità, ma non diventa ancora un’alternativa strategica al dollaro.
Infine, esiste uno scenario meno probabile ma più dirompente: quello di un vero e proprio shock esogeno o di una crisi interna americana. In questo caso, l’EUR/USD romperebbe al rialzo per motivazioni più legate alla perdita di fiducia nei confronti degli Stati Uniti che alla forza dell’Europa. Potremmo trovarci di fronte a una crisi del debito americano, magari aggravata da uno scontro politico interno o da un default tecnico causato da stallo congressuale. Oppure un evento geopolitico – una guerra valutaria, un attacco cyber su larga scala, una crisi asiatica – spingerebbe i capitali a fuggire dal dollaro in cerca di rifugi alternativi. In mancanza di alternative immediate, l’euro potrebbe assorbire parte di questa domanda. L’EUR/USD, in questo scenario, schizzerebbe verso 1,40–1,50 in pochi trimestri. Ma questo tipo di rialzo porterebbe con sé instabilità e disordine, con volatilità elevatissima sui mercati, un VIX fuori controllo e un rapido repricing degli asset denominati in USD. Le conseguenze sarebbero sistemiche: fuga dai Treasury americani, rialzo dei rendimenti, rischio di recessione dura e, forse, l’avvio di un mondo a riserva multipla, in cui il dollaro non è più l’unica ancora del sistema monetario globale.
Quello che stiamo osservando sul grafico, dunque, potrebbe essere molto più di una rottura tecnica: potrebbe essere un sintomo, un anticipo o un catalizzatore di profondi cambiamenti geopolitici ed economici.
A livello tecnico, ovviamente, occorrerà innanzitutto flippare la smma a 99 periodi mensile per poter avere più sicurezza della mossa, dato che al momento rappresenta una forte area di resistenza. Qualora dovesse accadere il flip, mi aspetto che si andranno a prendere gli equal highs in zona 1,26 prima di un eventuale ulteriore movimento rialzista.
Dal punto di vista macro, nei prossimi mesi sarà fondamentale monitorare le politiche delle banche centrali, i flussi obbligazionari, i segnali politici e i movimenti dei grandi capitali. Il grafico parla chiaro: la storia, forse, sta per cambiare direzione.
[PRINCIPIANTE, INTERMEDIO O ESPERTO] - Che trader sei?La distinzione tra trader principiante, intermedio ed esperto si basa su una combinazione di conoscenze teoriche, capacità pratiche, esperienza operativa, gestione emotiva e del rischio.
Ecco una panoramica dei tratti distintivi per ciascun livello:
TRADER PRINCIPIANTE ⚪
Cosa sa fare:
• Ha appena iniziato.
• Conosce solo le basi del mercato (comprare, vendere, seguire un grafico).
• Spesso copia altri o segui consigli trovati online.
• Fa operazioni un po' a caso, senza un vero piano.
Come si comporta:
• Fa scelte impulsive, si lascia prendere dalla paura o dall'entusiasmo.
• Non sa ancora come controllare le perdite.
• Vuole guadagnare in fretta ma spesso perde soldi.
TRADER INTERMEDIO 🟠
Cosa sa fare:
• Ha già fatto esperienza e ha imparato dai propri errori.
• Inizia ad avere un metodo personale per fare le operazioni.
• Riesce a capire quando entrare e uscire, anche se non sempre con successo.
Come si comporta:
• È più calmo, ma ogni tanto si lascia ancora influenzare dalle emozioni.
• Inizia a controllare meglio quanto rischia per ogni operazione.
• Sta cercando di essere più costante nei risultati.
TRADER ESPERTO ⚫
Cosa sa fare:
• Ha un metodo chiaro e lo segue con disciplina.
• Fa operazioni con logica, senza farsi influenzare troppo da emozioni o notizie.
• Ha imparato a guadagnare in modo costante, anche se non sempre.
Come si comporta:
• Mantiene la calma anche nei momenti difficili.
• Sa quanto rischiare e quando fermarsi.
• Pensa nel lungo periodo e punta a far crescere il capitale con pazienza.
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Io ti ringrazio e ti auguro buon trading 📈
Wall Street non si fermaMartedì, Wall Street ha fatto registrare un forte rialzo, con la riapertura dei mercati dopo il lungo weekend, sostenuta dall'allentamento delle tensioni commerciali e dai rendimenti in calo nei mercati obbligazionari globali.
Il presidente Donald Trump ha rinviato l'entrata in vigore di una tariffa del 50% sulle importazioni dall'UE, proposta dal 1° giugno al 9 luglio, a seguito di una richiesta della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La mossa ha alimentato le speranze e le convinzioni di una possibile risoluzione negoziale, riportando appetito al rischio nelle varie asset class di investimento.
A rafforzare l'ottimismo, la notizia secondo la quale il ministero delle finanze giapponese ha indicato che potrebbe ridurre l'emissione di titoli di Stato, attenuando la recente volatilità del mercato del debito. Ciò ha spinto gli investitori verso gli asset USA, tra cui l’azionario. L'S&P 500 ha guadagnato l'1,8%, il Dow Jones l'1,5% e il Nasdaq 100 il 2%.
Tesla ha guadagnato oltre il 2% dopo che Elon Musk ha dichiarato che si sarebbe riconcentrato sulle sue aziende. Trump Media è balzato dell'11% dopo le notizie secondo cui prevede di raccogliere 3 miliardi di dollari per investire in criptovalute. La US Steel ha esteso il rialzo di venerdì dopo la notizia che verrà acquisita dalla Nippon Steel per 55 dollari ad azione, rispetto alla chiusura di ieri di 52 dollari.
EUROZONA
L'indicatore del sentiment economico nell'area euro è aumentato per la prima volta in tre mesi, attestandosi a 94,8 a maggio, rispetto al 93,8 di aprile, rivisto al rialzo, e superando le previsioni di 94. Si sono osservati miglioramenti per l'industria, il commercio al dettaglio, le costruzioni e i consumatori. Al contrario, la fiducia nel settore dei servizi si è leggermente indebolita.
GERMANIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indicatore tedesco GfK del clima dei consumatori è salito a -19,9 in vista di giugno 2025, in rialzo rispetto al -20,8 rivisto del mese precedente, ma inferiore alle stime di mercato di -19,0. Questo ha segnato il terzo mese consecutivo di miglioramento e il valore più alto da novembre 2024.
L'aumento è stato trainato principalmente da un forte aumento delle aspettative economiche, che hanno raggiunto il massimo degli ultimi due anni (13,1 contro 7,2 a maggio), e da un notevole aumento delle aspettative di reddito (10,4 contro 4,3). Tuttavia, la propensione all'acquisto è diminuita (-6,4 contro -4,9), mentre la propensione al risparmio è aumentata (10,0 contro 8,4), suggerendo una continua cautela tra i consumatori.
Il sentiment dei consumatori rimane comunque basso e l'incertezza è ancora elevata, secondo gli esperti che attribuiscono la persistente situazione pessimistica alle imprevedibili politiche tariffarie e commerciali statunitensi, alla volatilità del mercato azionario e alle crescenti preoccupazioni per un potenziale terzo anno consecutivo di stagnazione economica.
DAX
Il DAX di Francoforte è salito dell’1% raggiungendo quota 24.300, stabilendo nuovi massimi e consolidando i guadagni di ieri, sostenuto dal sollievo per il rinvio dei dazi tra Stati Uniti e UE e da dati solidi. L'indice tedesco GfK sulla fiducia dei consumatori ha mostrato un modesto rialzo per il terzo mese consecutivo fino a giugno.
I titoli della difesa hanno sovraperformato, con Rheinmetall in testa, in rialzo di oltre il 2%, dopo che il presidente Trump ha annunciato di stare valutando nuove sanzioni contro Mosca, poiché i nuovi attacchi russi in Ucraina hanno smorzato le speranze di pace. Tra gli altri titoli in rialzo degni di nota figurano Infineon Technologies, Bayer, Airbus, Brenntag, Vonovia e MTU Aero Engines, con azioni in rialzo tra lo 0,9% e l'1,4%.
GIAPPONE
Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è sceso all’1,46% martedì, segnando la terza sessione consecutiva di ribassi, in seguito alle notizie secondo cui il governo intende ridurre l'emissione di obbligazioni a lunghissimo termine nel tentativo di stabilizzare il mercato. La decisione arriva dopo che l'asta di obbligazioni a 20 anni della scorsa settimana ha registrato la domanda più debole in oltre un decennio, aumentando le preoccupazioni in vista dell'imminente vendita di obbligazioni a 40 anni.
Nel frattempo, il governatore della BoJ Ueda ha ribadito che la banca centrale è pronta ad "adeguare il grado di allentamento monetario secondo necessità" per raggiungere l'obiettivo di inflazione. Ueda ha anche messo in guardia dai rischi al rialzo per l'inflazione core derivanti dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
I doppi segnali – provenienti dalle autorità fiscali e dalla banca centrale – hanno contribuito ad allentare la pressione sui rendimenti giapponesi a lungo termine, sebbene gli operatori di mercato rimangano cauti sulle future dinamiche di domanda e offerta.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
[ORIGINI DEL FOREX TRADING] - Dagli inizi a come lo conosciamoIl Forex trading (Foreign Exchange Trading) ha origini che affondano le radici nella storia antica, ma il mercato valutario moderno, come lo conosciamo oggi, si è sviluppato solo nel XX secolo. Ecco un riassunto delle sue principali tappe storiche:
1. Origini antiche
• Baratto e monete: Prima dell'uso delle valute moderne, le persone barattavano beni.
Con l'introduzione delle prime monete (es. in Mesopotamia, Egitto, Grecia), si iniziarono
a stabilire rapporti di cambio rudimentali.
• Cambio di valute nel mondo antico: I cambia valute (money changers) esistevano già
nell'antica Roma e Grecia, facilitando il commercio tra diverse regioni.
2. Il Gold Standard (XIX - inizio XX secolo)
• Nel 1800, molti Paesi adottano il gold standard, un sistema in cui le valute erano
convertibili in oro ad un tasso fisso.
• Questo stabilizzava i tassi di cambio, ma limitava la flessibilità monetaria.
3. Bretton Woods (1944-1971)
• Dopo la seconda Guerra Mondiale, fu creato il sistema di Bretton Woods.
• Il dollaro USA divenne la valuta di riferimento, convertibile in oro.
• Le altre valute erano ancorate al dollaro con tassi fissi ma aggiustabili.
• Questo sistema durò fino al 1971, quando il presidente Nixon sospese la
convertibilità del dollaro in oro (fine del gold standard).
4. Nascita del Forex moderno (dal 1973 in poi)
• Dopo Bretton Woods, i tassi di cambio iniziarono a fluttuare liberamente
in base alla domanda e offerta.
• Si sviluppò il mercato forex moderno, con il coinvolgimento di banche
centrali, istituzioni finanziarie, aziende e, in seguito, investitori privati.
5. Era digitale e retail trading (anni 1990 - oggi)
• Con internet e le piattaforme di trading online negli anni '90 e
2000, anche i piccoli investitori hanno avuto accesso al mercato Forex.
• Il mercato è oggi decentralizzato, attivo 24 ore su 24, e rappresenta il
più grande mercato finanziario del mondo, con volumi giornalieri superiori
ai 7 trilioni di dollari (dati aggiornati al 2020+).
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💡 Analisi Gold 💡
L’oro corregge dopo il rinvio dei dazi UE da parte di Trump, ma le tensioni fiscali negli Stati Uniti mantengono intatte le prospettive rialziste sul prezzo del metallo prezioso.
Il prezzo dell’oro resta solido sopra i 3.300 dollari, con Citi e UBS che alzano le loro previsioni a 3.500 dollari, spinte dalla domanda legata all’avversione al rischio.
Crescono le preoccupazioni sul deficit statunitense dopo un piano fiscale da 4.000 miliardi di dollari e il downgrade di Moody’s, favorendo l’afflusso di capitali verso asset rifugio come l’oro.
Il rinvio dei dazi da parte di Trump alleggerisce temporaneamente la pressione, ma il calo dell’indice del dollaro USA – in discesa dell’1,5% nella settimana – riflette crescenti timori sulla situazione fiscale americana.
Gli investitori continuano a uscire dagli asset denominati in dollari, con le posizioni nette corte salite a 17,3 miliardi di dollari.
per approfondimenti tecnici ci vediamo oggi in live
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-BE PATIENCE
Future sulle azioni US in recuperoI future sulle azioni statunitensi (mercati USA chiusi per il Memorial Day) hanno recuperato ieri, lunedì, in seguito alla decisione di Donald Trump di rinviare l’applicazione di dazi del 50% all'Unione Europea, prorogandone la scadenza al 9 luglio.
In un post, Trump ha dichiarato di aver preso la decisione in seguito a una telefonata con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha confermato la conversazione, descrivendola come una "buona decisione" e osservando che è necessario più tempo per "raggiungere un buon accordo".
La mossa arriva dopo un fine settimana turbolento per i mercati, con crescenti preoccupazioni per le prospettive fiscali statunitensi e le tensioni commerciali che pesano pesantemente sul sentiment degli investitori. Il Dow Jones ha perso il 2,47%, l'S&P 500 il 2,61% e il Nasdaq Composite il 2,47% durante la settimana passata. Anche le azioni Apple hanno subito un forte calo, crollando del 7,57%, dopo che Trump ha avvertito che gli iPhone venduti negli Stati Uniti devono essere prodotti localmente, altrimenti saranno soggetti a dazi minimi del 25%.
VALUTE
Lunedì, l'indice del dollaro statunitense è sceso sotto quota 99, raggiungendo il livello più basso da oltre un mese, con l'euro che si è rafforzato in seguito alla decisione del presidente Donald Trump di rinviare l'imposizione di dazi del 50% sull'Unione Europea fino al 9 luglio.
Il dollaro rimane sotto pressione a causa della crescente incertezza sulle questioni ancora sul tavolo, a cominciare dai problemi legati ai dazi, senza dimenticare il pacchetto fiscale della nuova amministrazione, che ha provocato il declassamento di Moody’s del debito USA, e una certa irritazione della Fed che ha chiaramente lasciato intendere che non può abbassare il costo del denaro proprio in ragione delle incertezze generate dall’applicazione dei dazi doganali.
Tutto ciò ha intaccato la fiducia degli investitori verso gli asset denominati in dollari statunitensi, in particolar modo i bonds governativi. Ed è anche la ragione della caduta del dollaro. Separatamente, Trump ha avvisato che la proposta di spesa e tagli alle tasse potrebbe subire revisioni "significative" al Senato, un segnale che le preoccupazioni fiscali rimangono il tema centrale tra operatori e investitori.
Sulle altre coppie di valute, poco da segnalare in un mercato perfettamente dollaro-centrico con le altre valute che attaccano le resistenze chiave contro la divisa USA, ma per ora senza grande momentum.
CINA, DATI POSITIVI
Gli utili delle aziende industriali cinesi sono aumentati dell'1,4% su base annua nei primi quattro mesi del 2025, in ripresa rispetto allo 0,8% del periodo precedente. La ripresa conferma gli sforzi di Pechino per risollevare l'economia stagnante e affrontare i crescenti rischi commerciali.
Solo ad aprile, gli utili industriali sono aumentati del 3,0% su base annua, rispetto al +2,6% di marzo. L'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,1% a circa 3.343, mentre l'indice Shenzhen Component ha perso lo 0,6% a 10.030 martedì, con le azioni della Cina continentale in calo per la quarta sessione consecutiva nonostante i dati positivi sugli utili industriali.
Sul fronte commerciale, Cina e Unione Europea stanno intensificando la cooperazione in risposta all'aumento dei dazi statunitensi. Si prevede che i funzionari commerciali di entrambe le parti si incontreranno nuovamente all'inizio del mese prossimo per approfondire i legami ed esplorare misure congiunte.
Per quanto riguarda gli sviluppi aziendali, BYD Company ha perso un altro 2% a seguito delle notizie di forti tagli ai prezzi in una recente campagna promozionale, sollevando preoccupazioni sulla pressione sui margini. Tra gli altri titoli in calo degni di nota figurano Eoptolink Technology (-4,9%), Contemporary Amperex (-1,1%) e Shanghai Electric (-5,2%).
GOLD IN CALO
Lunedì l'oro è sceso sotto i 3.340 dollari l'oncia, dopo che il presidente Donald Trump ha accettato di rinviare l'introduzione dei dazi alla UE del 50%, indebolendo anche l’oro che ha perso quota per l’allentamento dell’avversione al rischio.
Trump ha chiaramente posticipato la scadenza al 9 luglio per guadagnare tempo nei negoziati con l'Unione, facendo marcia indietro rispetto alla sua precedente posizione. La scorsa settimana, l'oro ha comunque guadagnato quasi il 5%, sostenuto dall'incertezza sui dazi e dalle crescenti preoccupazioni sulle prospettive fiscali statunitensi.
Si prevede che il nuovo disegno di legge fiscale di Trump, recentemente approvato dalla Camera e ora in attesa di una votazione al Senato prevista per agosto, amplierà il deficit di bilancio statunitense di quasi 3.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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BTC, un nuovo record assoluto per la liquidità globale M2Dall'inizio di aprile il prezzo del bitcoin ha intrapreso una solida tendenza al rialzo, un movimento rialzista che abbiamo decifrato regolarmente in questa sede. Potete seguire il nostro conto Swissquote per non perdere i nostri prossimi aggiornamenti analitici su BTC e altcoin.
La nuova domanda che ci poniamo è semplice: con il prezzo del bitcoin che ha appena raggiunto un nuovo massimo storico, questo movimento al rialzo è sostenibile per il resto della primavera e per l'estate?
La risposta è sì, se e solo se continuerà la correlazione positiva con la liquidità M2 globale.
1) La correlazione positiva tra il prezzo del bitcoin e la liquidità M2 globale è molto forte in questo ciclo. Vediamo innanzitutto come viene calcolata la liquidità M2 globale
La liquidità globale M2 è determinata sommando gli aggregati monetari M2 delle principali potenze economiche mondiali, in particolare Stati Uniti, Cina e Unione Europea. L'aggregato M2 comprende i conti correnti bancari e i conti di risparmio finanziario liquidi di importo inferiore a 100.000 dollari. Rappresenta quindi la liquidità dei conti bancari di tutto il mondo che è immediatamente disponibile per l'investimento nel mercato azionario.
Le due illustrazioni sottostanti mostrano che la M2 statunitense è fortemente rialzista e prossima a stabilire un nuovo record assoluto. Nel calcolo della M2 globale, non è decisiva solo la M2 statunitense, ma anche quella cinese (che quest'anno ha stabilito un nuovo record storico) e quella europea, in crescita grazie ai regolari tagli dei tassi della Banca Centrale Europea.
L'istogramma sottostante mostra l'andamento e il valore assoluto della massa monetaria M2 negli Stati Uniti.
La tabella seguente spiega come viene calcolata la liquidità M2 globale. Si tratta essenzialmente di M2 statunitense, M2 cinese, M2 europea e dell'andamento sottostante del dollaro USA rispetto a un paniere di valute principali.
2) La liquidità globale M2 sta raggiungendo un altro massimo storico, quindi se la correlazione positiva Bitcoin/Liquidità continua, il BTC potrebbe sviluppare un trend rialzista fino a metà estate.
Gli studi matematici sulla correlazione lineare mostrano che nell'attuale ciclo del BTC, il coefficiente di correlazione lineare tra la liquidità globale M2 e il prezzo del bitcoin è pari a 0,80 quando la M2 globale è proiettata a 12 settimane nel futuro. Questa forte correlazione positiva significa che il BTC ha buone probabilità di seguire la tendenza di fondo della M2 globale. Quest'ultima ha appena stabilito un nuovo massimo storico, quindi con un ritardo di 12 settimane, questo suggerisce che il BTC potrebbe continuare la sua corsa al rialzo fino a metà estate.
Naturalmente, anche in un trend rialzista possono verificarsi correzioni e ritracciamenti a breve termine.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi giornaliere per il prezzo del BTC, sovrapposte alla liquidità globale M2 proiettata a 12 settimane nel futuro (il tempo medio osservato per il flusso di liquidità globale verso gli asset rischiosi sul mercato azionario).
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#AN002 Ultime notizie dal mondo e impatto Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlare di come le recenti tensioni geopolitiche globali stiano modificando radicalmente l'equilibrio valutario internazionale.
Nel Forex, ogni crisi è una mappa di opportunità, ma solo chi analizza il contesto globale riesce a comprendere davvero dove si sposteranno i capitali. In questo articolo, analizziamo i principali eventi della settimana e riflettiamo su come potrebbero influenzare le valute nei prossimi giorni.
🇮🇳🇵🇰 India e Pakistan: rischio escalation oltre confine
Dopo un attentato terroristico in Kashmir che ha causato 26 vittime civili, l’India ha avviato l’“Operazione Sindoor” colpendo gruppi estremisti oltre il confine. Il Pakistan ha risposto militarmente con l’“Operazione Bunyan-un-Marsoos”. Entrambi i Paesi hanno impiegato droni e missili da crociera.
Nonostante un cessate il fuoco dichiarato il 10 maggio, la tregua è fragile. Il rischio di una crisi nucleare tattica è oggi reale.
🔍 Impatto sul Forex: Forte pressione sulla rupia indiana (USD/INR in rialzo) e aumento di domanda per valute rifugio come CHF e JPY.
🇵🇸🇮🇱 Israele-Gaza: la guerra urbana riparte
Le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza si sono intensificate, puntando al controllo completo dell’area. Si contano centinaia di vittime civili. L’Italia e altri membri del Gruppo Madrid+ chiedono un cessate il fuoco, proponendo un piano arabo per la ricostruzione.
🔍 Impatto sul Forex: In fase acuta, si rafforzano l’oro (XAU/USD) e il dollaro USA. Il NIS (shekel israeliano) mostra segni di debolezza, specie se il conflitto si estenderà al Libano o alla Siria.
🇺🇦🇷🇺 Ucraina-Russia: si riapre uno spiraglio?
Donald Trump ha parlato telefonicamente con Vladimir Putin e altri leader internazionali, tra cui Giorgia Meloni, proponendo il Vaticano come sede per nuovi negoziati. Sebbene la guerra prosegua soprattutto a Zaporizhzhia e nella regione orientale, la diplomazia torna sul tavolo.
🔍 Impatto sul Forex: Se i colloqui si concretizzano, l’EUR/USD potrebbe rafforzarsi. In caso contrario, l’instabilità favorirà ancora valute rifugio e debolezza dell’euro.
🇧🇫 Burkina Faso: la guerra dimenticata
Il gruppo jihadista JNIM ha condotto attacchi coordinati in varie città del nord del Paese, causando decine di morti e conquistando temporaneamente la città di Djibo. La crisi umanitaria si aggrava e la regione del Sahel resta tra le più instabili al mondo.
🔍 Impatto sul Forex: Impatti diretti marginali, ma le valute emergenti africane continuano a soffrire per instabilità sistemica e fuga di capitali.
🇺🇸🇨🇳 USA e Cina: nuove frizioni economiche
La seconda amministrazione Trump ha imposto nuovi dazi su prodotti cinesi, inasprendo le relazioni commerciali. L’Unione Europea, nel frattempo, cerca un riequilibrio rafforzando i legami con Pechino. Il contesto globale torna multipolare.
🔍 Impatto sul Forex: USD ancora forte nel breve termine, ma crescenti tensioni con la Cina potrebbero indebolire l’USD/CNH e rafforzare il CNY se Pechino risponde con stimoli monetari mirati.
✝️ Vaticano e nuova diplomazia spirituale
Il nuovo Papa, Leone XIV, sta dando priorità a migrazione e povertà. Il Vaticano si propone come sede neutrale per mediazioni di pace, come nel caso Ucraina-Russia. La Chiesa torna a essere attore geopolitico.
🔍 Impatto sul Forex: Simbolico ma rilevante: l’idea di Roma come centro diplomatico rafforza la stabilità percepita dell’area euro.
📉 PIL Italia: frena la crescita
Secondo l’ISTAT, il PIL italiano nel 2025 è in calo. Le cause? Rallentamento industriale, inflazione residua e clima globale incerto. Tuttavia, i conti pubblici migliorano e l’occupazione resta stabile.
🔍 Impatto sul Forex: EUR sotto pressione in attesa di nuove stime BCE. Lo spread resta sotto osservazione.
🧭 Riflessione finale: Forex e geopolitica, binomio inseparabile
Le tensioni geopolitiche non sono rumore di fondo, ma onde che spostano miliardi. I trader intelligenti non leggono solo i grafici: leggono il mondo. La fragilità delle relazioni internazionali e i conflitti in corso porteranno a una nuova polarizzazione del Forex: da una parte le valute rifugio (JPY, CHF, USD in fasi di shock), dall’altra le valute emergenti e cicliche sempre più vulnerabili.
Chi vuole navigare in questo mercato deve prepararsi a reagire non ai dati, ma agli eventi che cambiano i dati.
Cosa accadrà a Bitcoin?Trend ancora rialzista, ma RSI daily in calo e volumi in discesa: possibile pullback in arrivo.
🎯 Piano di ingresso:
Entry 1: 100.330 (0.786) – anticipata
Entry 2: 94.799 (0.618) – principale
Entry 3: 90.913 (0.5) – profonda ma sana
🛡️ Stop loss sotto 86.000
🎯 Target: 104k – 107k – 110k
💰 Capitale: 1000 USDT suddiviso 20/40/40
Validità ordini: GTD fino al 26/05
Aspetto reazione tecnica + volumi
Non entro a mercato, preferisco farmi venire a prendere.
Bitcoin On-Chain: segnali nascosti🔍Ogni giorno, pubblichiamo la metrica più critica.
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📊 Metrica Più Critica: Supply illiquida / HODL Waves
Valutazione: 5/5
Deduzione: Con il 74–75% dei BTC immobilizzati da >6 mesi, la scarsità strutturale è massima. Questo blocco sostanziale dell’offerta rende anche piccoli impulsi di domanda derivare in pressioni rialziste significative. Se accoppiata a volume e OI crescenti, accentua il potenziale rialzo.
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
L’oro resta tra i principali beneficiari dell’instabilità macro.
Debito in aumento, fiducia in calo nel credito USA e nuove minacce sui dazi mantengono alta la domanda di oro come copertura fiscale e rifugio geopolitico.
Finché il dollaro resta debole e l’inflazione incerta, il trend resta rialzista.
I ritracciamenti dovrebbero essere contenuti e subito riassorbiti.
Oggi il Gold apre in consolidamento vicino ai massimi dopo il rally della scorsa settimana.
Stiamo vedendo prese di profitto, ma il contesto resta favorevole:
stress fiscale USA, rischio dazi e debolezza del dollaro spingono ancora il metallo.
Il recente crollo del dollaro, causato dalle preoccupazioni sul deficit e nuove tensioni commerciali, ha riacceso la domanda di oro come bene rifugio.
📅 Oggi è Bank Holiday in USA e UK
Attività ridotta, liquidità bassa e mercati americani chiusi o con chiusure anticipate.
analiziamo oggi i mercati in live con il classico outlook e ci prepariamo per la settimana
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Ethereum: Valutazione della Forza del Rialzo Ethereum ha mostrato un po' di slancio ultimamente, e la domanda che ci poniamo tutti è: questo rialzo ha le gambe per durare o è solo un fuoco di paglia? Per capirlo meglio, non basta guardare solo il prezzo del momento. Dobbiamo scavare un po' più a fondo e vedere cosa ci dicono alcuni indicatori specifici che misurano, per così dire, la "salute" del mercato di ETH.
Ce ne sono tre in particolare che ci interessano:
Il Realized Price: Immagina questo: ci dice a quale livello di prezzo, in media, chi detiene ETH da tempo torna finalmente a vedere un profitto (anche se non ancora incassato). È un po' come capire il "costo medio di carico" per una buona fetta di investitori.
L'Active Realized Price: Questo è simile, ma si concentra su chi sta comprando e vendendo ETH più di recente, i partecipanti attivi, insomma. Ci fa capire qual è il loro "punto di pareggio" medio.
Il True Market Mean: Questo è ancora più raffinato: esclude dal calcolo i token che probabilmente sono andati persi o che non si muovono da un'eternità. Quindi, ci dà un'idea del "valore reale" della parte di ETH che circola attivamente.
Ora, come siamo messi? Beh, Ethereum è riuscito a superare i livelli del Realized Price e dell'Active Realized Price. E questa è una buona notizia, perché significa che sia chi detiene ETH da tempo sia chi è entrato più di recente sta iniziando a respirare un po', vedendo i propri investimenti tornare in positivo.
Il "ma" della situazione, però, è che non ha ancora superato con decisione il True Market Mean. E questo, amici, è il vero ostacolo. Finché ETH resta sotto questo livello, è difficile parlare di un trend rialzista davvero forte e convincente. Quel True Market Mean funziona un po' come una diga: se il prezzo riesce a romperla, allora sì che si aprono scenari interessanti per una crescita più sostenuta.
Quindi, per tirare le somme: per essere davvero fiduciosi che Ethereum stia imboccando una strada rialzista solida e duratura, dobbiamo vederlo superare tutti e tre questi livelli. I primi due sono un buon inizio, certo, ma è il True Market Mean che farà davvero la differenza. Teniamo d'occhio questi indicatori, perché ci diranno molto sulle prossime mosse di ETH.
Trump e i dazi alla UE, ennesima strategia?Ennesimo attacco di Trump alla UE sui dazi, con la minaccia di imporre tariffe del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno. Ha confermato un'interruzione dei colloqui commerciali con il vecchio continente e attaccato contemporaneamente Apple, promettendo una imposta del 25% sugli iPhone prodotti al di fuori degli Stati Uniti.
La decisione del Presidente ha colpito i mercati azionari: il Dow Jones ha subito un calo dello 0,61% a 41.603 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,67% a 5.803 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-1% a 18.737 punti).
Secondo il Presidente, la UE sarebbe stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio. Ha criticato duramente le barriere commerciali, le tasse sull'IVA, le sanzioni aziendali, da lui definite “ridicole”, le manipolazioni monetarie, oltre alle cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane.
Il 2 aprile, quando Trump annunciò i dazi nel “Giorno della Liberazione”, l’UE fu colpita da imposte del 20%, poi ridotte al 10%. Trump ha lasciato intendere di non voler negoziare un nuovo accordo con Bruxelles, affermando che i dazi saranno al 50% dall’inizio di giugno. Ha anche sostenuto che i dazi potrebbero essere evitati se le aziende europee, in particolare le case automobilistiche, investissero nella produzione negli Stati Uniti. Analogamente, venerdì Trump ha affermato che Apple potrebbe evitare i dazi doganali solo se l'azienda producesse in America.
Nel 2024, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e l'UE hanno raggiunto un totale di 975,9 miliardi di dollari, con un deficit americano di 235,6 miliardi di dollari. Sempre lo scorso anno, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e la Cina si sono attestati sui 582,4 miliardi di dollari, con un deficit americano di 295 miliardi di dollari, secondo le statistiche del governo statunitense. Per contro, gli Stati Uniti mantengono un surplus minore nei servizi con entrambe le aree commerciali.
Per quanto riguarda Apple, degli oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno negli Stati Uniti, si stima che l'80-90% sia prodotto in Cina, mentre il resto in India e Vietnam. Tra le altre cose, non è neppure chiaro se l'amministrazione possa legittimamente imporre una tariffa a una singola azienda. Sebbene le stime siano discordanti, molti analisti ed economisti affermano che produrre gli iPhone negli Stati Uniti potrebbe far aumentare il loro prezzo da 1.000 a livelli compresi tra i 2.500 e i 3.500 dollari, il che evidenzia che anche tornare a produrre negli USA non sarebbe conveniente, anche con tariffe al 25%.
Questo ci fa pensare che alla fine, tutto questo caos faccia parte di una strategia ben precisa, che porti i paesi a negoziare. Tra l’altro, la UE non starà a guardare e imporrà a sua volta delle ritorsioni, che includeranno dazi sugli aerei Boeing e sui prodotti agricoli, interrompendo di fatto una delle relazioni commerciali più importanti a livello globale.
Infine, sottolineiamo che la maggior parte degli alleati tradizionali degli Stati Uniti, tra cui l'Unione Europea, il Giappone, la Corea del Sud, non hanno ancora raggiunto accordi commerciali con Washington. Mentre i colloqui con l'UE sono in stallo, il Giappone si sta preparando per un quarto round di negoziati, ma per ora senza grandi progressi, il che dimostra la complessità nel definire accordi commerciali, nonostante le precedenti affermazioni di Trump secondo cui avrebbe concluso "90 accordi in 90 giorni".
VALUTE, RISK OFF CHE TORNA A SALIRE
Il tasso di cambio EUR/USD ha raggiunto il massimo dall'8 maggio, nonostante la minaccia di Donald Trump di imporre dazi aggiuntivi all'Unione Europea, una decisione che avrà un impatto su un volume annuo di scambi commerciali di oltre 1.600 miliardi di dollari. Il cambio è salito a 1,1365, in rialzo del 2,7% rispetto al minimo di questo mese.
Va ricordato che nel recente passato, quando Trump ha annunciato i dazi, EUR/USD avrebbe dovuto scendere, in ragione del suo status di bene rifugio. E invece il cambio è salito, e la correlazione avversione al rischio – dollaro in rialzo, è saltata principalmente per diverse ragioni fondamentali.
In primo luogo, è salito perché la maggior parte degli analisti ritiene che la minaccia tariffaria del 50% sia una forma di stile negoziale, come fece con la Cina quando portò le imposte al 145%. In secondo luogo, l'euro è cresciuto e il dollaro ha perso quota, perché il mercato ora è concentrato sulle incertezze legate alle politiche commerciali ed economiche USA, che si sono manifestate attraverso un sell-off di Treasuries, dopo il declassamento del debito da parte di Moody’s, il che ha portato ad una uscita dagli asset denominati in dollari che pesano sulla valuta evidentemente.
In terzo luogo, i dati americani rallentano, e la Fed deve ancora cominciare il ciclo di ribasso dei tassi, che ridurrebbe la forbice con l’euro, alimentando, in prospettiva, un recupero ulteriore della moneta unica. Infine, a conferma di tutto ciò, l'amministrazione Trump sta portando avanti un programma di riduzione delle imposte che aumenterà il debito pubblico di oltre 4 trilioni di dollari nel prossimo decennio.
Sulle altre coppie valutarie segnaliamo la discesa del USD/JPY, ormai a ridosso del primo supporto chiave di 142.50 con la possibilità di vedere anche 140.00, supporto cruciale di medio termine. Anche il Cable continua la sua marcia inarrestabile verso 1.3750 e perché no, anche 1.4000. Sotto stress EUR/CHF e USD/CHF, con il franco che guadagna come asset rifugio per eccellenza, unitamente all’oro che sta tornando verso 3.430 e 3.500 massimi precedenti.
PESO MESSICANO
Il peso messicano è salito a 19,3 per dollaro a maggio 2025, il livello più alto dall'ottobre dello scorso anno, poiché le preoccupazioni fiscali e l'incertezza tariffaria negli Stati Uniti hanno indebolito il biglietto verde. Il dollaro si è indebolito rispetto alle principali valute dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che potrebbe aggiungere oltre 3.000 miliardi di dollari al deficit di bilancio federale, pochi giorni dopo che Moody's ha declassato il rating del debito a causa della sua insostenibilità.
Sul fronte interno, gli ultimi dati hanno mostrato che il PIL messicano è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre. Sebbene ciò abbia evitato una recessione tecnica, ha segnalato una debolezza di fondo dell'economia e la necessità per la banca centrale (Banxico) di tagliare i tassi di interesse. Nella sua ultima decisione, la banca ha effettuato un taglio di 50 punti base all'8,5%, come previsto, per attenuare l'attrattiva di un carry trade a favore del peso, il che rafforzerebbe eccessivamente la valuta.
SETTIMANA ENTRANTE
I mercati si preparano a un'altra settimana turbolenta, trainata dalle rinnovate minacce tariffarie del Presidente Trump contro l'Unione Europea e Apple. Gli investitori si concentreranno anche sui commenti dei funzionari della Fed e sui verbali della riunione del FOMC.
I principali indicatori economici statunitensi includono reddito e spesa personale, gli indici dei prezzi PCE, gli ordini di beni durevoli, la bilancia commerciale dei beni, la seconda stima della crescita del PIL del primo trimestre, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
A livello globale, sono attese le decisioni di politica monetaria di Corea del Sud e Nuova Zelanda, mentre c’è attesa per i dati sull'inflazione di Francia, Spagna, Italia e Germania. Anche i dati sul PIL del primo trimestre di Turchia, India, Brasile e Canada non sono da sottovalutare.
Infine, sono attesi i dati GfK sulla fiducia dei consumatori tedeschi, così come quelli sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori in Giappone.
Buona settimana. Ricordiamo infine a tutti che oggi, 26 maggio, è il Memorial Day e le borse USA resteranno chiuse.
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato domenica che Tokyo intende far progredire i colloqui sui dazi con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di raggiungere un risultato durante il vertice del G7 del mese prossimo.
Venerdì, Ryosei Akazawa, il principale negoziatore giapponese in materia di tariffe doganali, ha tenuto a Washington il terzo round di colloqui tra Giappone e Stati Uniti.
Parlando ai giornalisti a Kyoto, Ishiba ha affermato che ci sono stati progressi nei negoziati, sottolineando le discussioni sull'espansione degli scambi commerciali, sulle misure non tariffarie e sulla sicurezza economica. "Continueremo ad affinare ulteriormente le nostre discussioni tenendo conto del vertice del G7", ha affermato.
Venerdì, Ishiba ha avuto una telefonata di 45 minuti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere di sicurezza, diplomazia e tariffe doganali e ha affermato che i due si augurano un incontro di persona al vertice del G7.
Domenica, Ishiba ha espresso la disponibilità del Giappone a collaborare alla costruzione navale. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno mostrato interesse per la possibilità di riparare le navi da guerra statunitensi in Giappone e che il Giappone sarebbe disposto a fornire assistenza.
Ha affermato che il Giappone ha un vantaggio per quanto riguarda le navi rompighiaccio, come quelle utilizzate sulle rotte commerciali artiche, che potrebbero diventare un'area di cooperazione con gli Stati Uniti.
Saverio Berlinzani
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I punti salienti della settimanaI mercati finanziari sono attualmente sotto l'influenza di una combinazione di preoccupazioni fondamentali:
- la guerra commerciale e l'attuale fase della diplomazia commerciale
- l'attuale fase di disinflazione in Occidente, che potrebbe essere minacciata dalle tariffe doganali
- l'intransigenza della Federal Reserve (FED) che, a differenza della Banca Centrale Europea, non ha abbassato il tasso sui fondi federali neanche quest'anno
- L'aumento della probabilità di una recessione economica statunitense legata alla guerra commerciale e agli alti tassi di interesse, e il rischio ultimo per il mercato azionario, ovvero la stagflazione.
- Il deficit di bilancio e il debito pubblico degli Stati Uniti, in quanto l'amministrazione Trump sta cercando di approvare una legge per tagliare massicciamente le tasse e aumentare il tetto del debito pubblico.
- Il rischio che ciò comporta per i rendimenti delle obbligazioni societarie statunitensi e quindi per le prospettive degli utili societari (la pietra angolare dell'andamento del mercato azionario).
- Gli attuali conflitti geopolitici
In breve, il livello generale di incertezza è elevato, ma questo non ha impedito al mercato azionario di recuperare fortemente dall'inizio di aprile.
1) In questa ultima settimana di maggio sul mercato azionario, l'evento fondamentale della settimana è l'aggiornamento sull'inflazione PCE statunitense.
Le “FED Minutes” di mercoledì 28 maggio, la seconda stima del PIL statunitense per il primo trimestre di giovedì 29 maggio e l'inflazione PCE statunitense di venerdì 30 maggio sono i tre momenti fondamentali della settimana.
Ma sarà l'inflazione PCE statunitense ad essere decisiva, in quanto è l'indice di inflazione preferito dalla FED. La disinflazione è ripresa quest'anno e la traiettoria discendente tende ancora verso l'obiettivo del 2% della Fed. Tuttavia, alcuni indicatori anticipatori dell'inflazione (come le aspettative di inflazione al consumo) suggeriscono che dovremmo essere cauti riguardo a un possibile rimbalzo dell'inflazione a seguito della guerra commerciale.
Di seguito, si può notare che l'inflazione core PCE è ben avviata verso l'obiettivo del 2%, ma che vi sono preoccupazioni per un rimbalzo dell'inflazione. Un'ulteriore disinflazione negli Stati Uniti è indispensabile se la FED intende tagliare nuovamente i tassi di interesse a partire da quest'estate.
2) Per l'indice S&P 500, il supporto principale di 5700/5900 punti è la garanzia tecnica della ripresa rialzista in corso dall'inizio di aprile.
In questa ultima settimana, l'indice di riferimento di Wall Street continuerà ad essere soggetto ad un'intensa attività fondamentale. Per quanto riguarda l'analisi tecnica dei mercati finanziari, il contratto future sull'S&P 500 deve continuare a essere tenuto sotto stretta osservazione, essendo l'indice di riferimento della finanza statunitense.
Il mercato ha preso un logico respiro tecnico nel breve termine, ma il trend rialzista di fondo rimane intatto finché la zona di supporto 5700/5900 rimane intatta.
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EURUSD -Potrebbe vedere 1,14.Uso il sistema Ichimoku per avere una idea sulla direzione di EURUSD e non per segnali operativi. In D1 siamo sopra la Kumo con la linea Kijun Sen e la linea Senkou Span A al rialzo, per me operazioni short sono pericolose.
Supponendo un long e applicando il mio indicatore delle proiezioni di Hosoda (scaricabile dal mio profilo), ipotizzando come minimo, del punto C, quello del 12 Maggio, abbiamo come primo target 1,14 in corrispondenza della linea NT (lo spartiacque).
Per arrivare alla linea NT bisogna che Fiber superi prima la 1X1 di Gann (linea verde tratteggiata).
Se il minimo del 12 Maggio venisse, invece, violato e Fiber entrasse nella KUMO il long verrebbe annullato.
Hosoda diceva che quando un asset entra nella Kumo è paragonabile ad un aereo che entra nella nebbia dove la scarsa visibilità rende meno evidente la direzione da prendere.
Big Tech: Trump, Dazi e il Rischio Sistematico su AppleLe dichiarazioni di Donald Trump sulle nuove tariffe del 50% verso l’Unione Europea, unite alla minaccia diretta contro Apple ("tassazione se non produce in USA"), hanno avuto impatti immediati sul settore tech globale.
Mi sto chiedendo:
Le aziende come Nvidia o TSM, saranno le prossime nella lista dei dazi? O distanti perché la stesse hanno da poco investito in infrastrutture in USA ecc...
Amazon, anche se non citata direttamente, rischia una ritorsione UE?
Se l’UE risponde con tasse su iPhone, App Store e servizi cloud, il danno potrebbe essere sistemico.
📊 Non so ancora come muovermi sul fronte operativo, ma sto osservando:
Apple (AAPL): zona di supporto tra 175-180 $ probabilmente (eventuale escaletion)
Inoltre c'è da aggiungere la possibilità di una risposta abbastanza immediata da parte dell'UE minacciate dai dazi che entrano in vigore tra una settimana.
Facile anche una contromossa verso le big tech anche in merito a minacce concrete già avvenute settimane fa verso di esse.
Scusate il grafico un po' spoglio, sono alle prime armi... :)
Condivido più per ricevere consigli. Se qualcuno ha una lettura macro/tecnica su queste situazioni, mi piacerebbe confrontarmi!